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Moisè Asta

Moisè Eugenio ASTA, nato il 31 ottobre 1935 a Cosenza, è sempre vissuto nel Catanzarese seguendo la solita vita semi nomadica del padre, maestro elementare. Giovanissimo, nel 1954 ha sposato la casalinga Angela Perri, dalla quale ha avuto quattro figli viventi: Claudio, Brunella, Laura, Sabrina. Laureatosi in Pedagogia all’Università di Salerno con una tesi su “Tommaso Campanella ed il suo pensiero filosofico-politico così come emerge dalla sue poesie” (relatore il prof. Alfredo Sabetti), ha avuto come Maestri, tra gli altri, Carlo Salinari, Roberto Mazzetti, Giuseppe Galasso, Gabriele De Rosa, Edoardo Sanguineti e Riccardo Avallone.Non ha mancato di cimentarsi nella poesia, pubblicandone alcune in antologie e in riviste specialistiche, ma non vi ha perseverato con la necessaria costanza, propendendo più per le ricerche storiche e sociologiche.Ha insegnato, prima, Materie letterarie nelle Scuole Medie inferiori di Tiriolo, Amato, Miglierina, e, poi, Filosofia e Storia, nel Liceo Scientifico di Decollatura e, da ultimo, nel Liceo-ginnasio “Pasquale Galluppi” di Catanzaro. Anteriormente al passaggio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, aveva già fatto una positiva esperienza di maestro elementare in San Leonardo di Cutro e in Santa Maria di Catanzaro, dopo averne vinti, rispettivamente, i relativi concorsi pubblici e piazzandosi ai primissimi posti grazie esclusivamente agli elevati punteggi ottenuti nelle prove d’esame scritte ed orali. Molto positiva anche l’esperienza dell’insegnamento di Materie letterarie in una classe di collegamento dell’Istituto Magistrale privato di Mesoraca (fondato e gestito, fino alla parificazione ed alla statizzazione, dalla Civica Amministrazione del luogo) e quella di responsabile dei rapporti con la stampa nella Segreteria della Direzione generale regionale delle allora Ferrovie Calabro-Lucane, ora Ferrovie della Calabria. Da vincitore di concorso, aveva pure fatto una fugacissima esperienza (di appena dieci giorni) nella stazione delle Ferrovie dello stato, a Sesto San Giovanni (Milano).E’ giornalista professionista dal 1979 (avendo superato brillantemente il relativo esame di abilitazione, dopo il prescritto praticantato), anche se, avendo a suo tempo optato per la prevalente attività di docente, non ha chiesto subito l’iscrizione al relativo Albo.E’ stato, prima corrispondente da Soveria Mannelli dei quotidiani “La voce di Calabria” di Reggio Calabria (di questa gloriosa testata, il primo quotidiano democratico della Calabria liberata, diretta da Filippo Rizzo e Silvestro Prestifilippo, prima e Ugo Sardella, poi, è stato responsabile della Redazione catanzarese che allestiva, ogni giorno, due pagine per città e provincia, anche quando si è trasformata in settimanale), “Il Giornale” di Napoli” e del periodico “Battaglia calabra” di Cosenza; poi, vice corrispondente da Catanzaro (il titolare era Paparazzo) dell’Agenzia Ansa, dei quotidiani “Il Mattino” di Napoli, “Momento sera” di Roma, corrispondente titolare dei settimanali sportivi “Sport Sud” e “Lo sport del Mezzogiorno”, oltre che dell’agenzia quotidiana di stampa “Orbis”, e redattore capo de “La gazzetta di Calabria”. La sua prosa battagliera ha trovato ampio posto pure sul settimanale “Il Gazzettino del Jonio”, fondato e diretto dal giornalista d’assalto Titta Foti, di fede anarchica. Ha coltivato a lungo la prosa ironica e sarcastica, fustigatrice del malcostume, prima con la rubrica “Sprizzi, spruzzi e sprazzi”, firmata Occhio di lince, su “La gazzetta del mattino” di Roma, e poi con “La lettera del giovedì”, firmata Plebeius, su “Settimana Sud”, diretta da Vito Macrìna e Nino Doldo, in Catanzaro.Ha fondato e diretto l’emittente radiofonica “Radio Centro Jonio” di Catanzaro Lido ed è stato, in lunghi momenti successivi, collaboratore, giornalista e speaker delle emittenti televisive Radio Tele Calabria e Quarto Canale di Catanzaro. E’ stato, infine, Redattore del vecchio “Giornale di Calabria” di Piero Ardenti, ove ha fatto il praticantato, prima nella redazione di Catanzaro con Renato Mantelli e, poi, nella sede centrale di Piano Lago di Mangone. Proprio su questo giornale, Asta ha dato il meglio di se stesso, attraverso una serie di servizi da inviato speciale (in prima pagina e nelle altre pagine nazionali, oltre che in quelle regionali) soprattutto su eclatanti fatti di cronaca nera e di indagini giudiziarie di straordinaria delicatezza. E’ entrato, poi, nella Redazione regionale dell’Agenzia di stampa AGI, guidata allora dal giornalista Vincenzo De Virgilio, restandovi per molti anni. Ha dato il suo contributo tecnico e redazionale, per un paio di mesi, nella fase di avvio, anche al nuovo “Giornale di Calabria”, fondato e diretto da Giuseppe Soluri. Per oltre tre lustri ha firmato, sempre in prima pagina, su Domenica Giallorossa, diretta da Pino Gigliotti, servizi sul Catanzaro-calcio.Ha fondato e diretto, per 18 anni, l’Ufficio stampa e Pubbliche Relazioni della Casa Editrice Rubbettino di Soveria Mannelli ed ha fatto poi il coordinatore editoriale della rivista “Calabria Letteraria” di Emilio Frangella cui collabora da tantissimi anni. Dopo aver fondato, diretto ed editato, in tempi diversi, i periodici “L’architrave”, “Il frustino” e l’Agenzia di stampa “Calabria-scuola” del Comitato regionale della CGIL-Scuola, ha assunto la direzione responsabile del settimanale “il piccolissimo”, una battagliera testata rimasta ininterrottamente in vita per oltre dieci anni (con una tiratura minima di 7.500 copie a numero e che, in particolari occasioni, ha pure raggiunto le 15-18.000 copie).Ha chiuso, per un meritato riposo, la duplice attività della docenza e del giornalismo militante al Liceo “Galluppi” e nella redazione regionale dell’AGI (Agenzia Giornalistica Italia, passata, intanto, sotto la guida di Alessandro De Virgilio), in Catanzaro, ove vive. Dopo qualche anno di silenzio, dedicato, soprattutto alla lettura di saggi, di ricerche storiche, filosofiche e sociologiche, , ha ripreso l'attività giornalistica e di scrittore, collaborando, fino a marzo 2007, alle pagine culturali e da opinionista a il quotidiano della Calabria, diretto da Ennio Simeone, e, poi, fin dal primo numero (22 maggio 2007), a il quotidiano della sera di Roma, diretto dallo stesso Simeone, ove, tra l'altro, ha redatto, quotidianamente, Mappamondo, rubrica di politica estera. E' direttore responsabile della rivista di cultura,storia e attualità Paesi e popoli del Mediterraneo (Fondazione Rubbettino). Costante, attualmente, il suo impegno quotidiano di “opinionista” sul giornale on line “L’Altroquotidiano” (www,altroquotidiano.it) ,diretto, a Roma. Da Simeone.Nelle sue opere, prevalgono sempre, come protagonisti, personaggi femminili, che sono numerosi e vari per formazione e mentalità. Le protagoniste che l'autore sembra prediligere sono: Marianna Cardone, in Fiabamara, Vanessa Talenti, in Trevvù e Poesia, in Sermòne e Poesia, anche se l'elemento femminile viene sempre trattato con dolcezza ed ampia comprensione.
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