Nadia Minerva, già docente di lingua e letteratura francese presso le università di Bologna, Perugia e Catania, ha studiato in particolare la storia dell’insegnamento del francese in Italia, organizzato numerosi convegni e pubblicato repertori di manuali e monografie. Più recenti sono gli interessi per la lessicografia bilingue e plurilingue tra il XVI e il XIX secolo, nonché per le tradizioni grammaticali in Francia e in Italia nel Seicento e nel Settecento. È vice–presidente della SIHFLES (Société pour l’Histoire du Français Langue Étrangère ou Seconde) ed è redattrice della rivista « Documents » e della « Lettre d’information ». In ambito letterario, studia l’utopia e la letteratura odeporica, con particolare attenzione alla scrittura visionaria nell’utopia/distopia dell’Ottocento e del Novecento, alle lingue di utopia, ad opere centrali quali il Candide di Voltaire, l’Icosameron di Casanova, l’Icarie di Cabet, i Voyages di Verne. . .