Filippo Martelli è Professore di Fisica presso l’Università di Urbino Carlo Bo. È membro della collaborazione internazionale LIGO-Virgo che nel 2016 ha annunciato la prima rivelazione delle onde gravitazionali, scoperta che ha portato all’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica 2017 e per la quale è stato insignito, con gli altri membri della collaborazione, dello Special Breakthrough Prize in Fundamental Physics, una sorta di premio Nobel rivolto alle grandi collaborazioni scientifiche, finora assegnato solo sei volte, e del Gruber Cosmology Prize 2016. Laureatosi in Fisica a Torino, dove ha anche conseguito il Dottorato di Ricerca nel 1992, ha operato in numerosi campi di ricerca in ambito internazionale. Tra i più significativi: lo studio della materia nucleare in condizioni estreme, quali quelle che si verificano nelle collisioni tra ioni pesanti ad altissima energia (programma HELIOS al CERN di Ginevra); la ricerca di oscillazioni di neutrino condotta con esperimenti sia in Russia, presso l’IHEP di Protvino (TNE), sia al CERN (NOMAD); lo sviluppo di uno dei primi modelli fenomenologici per le oscillazioni di neutrino; lo studio della violazione della simmetria CP nel sistema dei mesoni K. Nell’ambito del progetto Virgo per la rivelazione di onde gravitazionali presso lo European Gravitational Observatory (Cascina, PI), ha coordinato l’attività del laboratorio del gruppo Firenze/Urbino, rivolta principalmente alle ricerche per la riduzione del rumore termico nei fili usati per sospendere gli specchi dell’interferometro e negli strati riflettenti degli specchi. Ha ricoperto diversi incarichi presso l’INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dove è stato membro e segretario della Commissione Scientifica Nazionale per la Fisica Astroparticellare dal 1997 al 2003 e Coordinatore di quella stessa linea di ricerca presso la Sezione INFN di Firenze. È attualmente il responsabile del gruppo di ricerca di Firenze-Urbino nell’ambito del progetto per la realizzazione di Einstein Telescope, un rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione. Autore di più di 300 pubblicazioni su riviste internazionali, si è anche occupato di divulgazione scientifica ricoprendo dal 2012 al 2015 l’incarico di Direttore Scientifico del Museo del Balì di Saltara (PU), un moderno “Science Centre” che accoglie circa 40000 visitatori all’anno. È attualmente membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Occhialini, che ha come finalità quella di favorire ed incrementare la conoscenza della Fisica.