Gabriele Savini nasce nel 1956 a Borgo San Siro, da Giampiero, farmacista e Angelina Pagetti, entrambi pavesi. Frequenta il Liceo Cairoli a Vigevano, diplomandosi con una tesina su Montale. Nel 1980 si laurea in Farmacia a Pavia e affianca il padre nell'attività a Vigevano, dove si trasferisce nel 1983. Sposa Daria Nembro dalla quale ha un figlio, Lorenzo, al momento studente di lettere a Pavia. Affianca a quella lavorativa svariate attività: oltre a quella letteraria, attività sportive. Tennista (socio del tennis Club Vigevano); podista (socio del gruppo Avis col quale ha corso anche sette maratone). È inoltre socio dell'Accademia di Storia della Farmacia, per la cui rivista ha scritto articoli riguardanti figure di farmacisti–scrittori e rapporti tra arte farmaceutica e letteratura. Nasce come poeta (scrive la prima poesia a 16 anni, l'ultima a 40). Si dedica poi soprattutto al racconto e tenta anche la via del romanzo (uno è depositato presso la tana del Bianconiglio di Castelleone, CR). Nel 1985 partecipa alla pubblicazione della raccolta “Parliamo poesia” frutto dell'incontro tra giovani poeti lomellini, tra i quali Vito Giuliana (autore poi di pregevoli raccolte). Nel 1995 esce presso Montedit “Per frasi e perifrasi”, l'unico suo volume di poesie. Collabora nel frattempo a “Vigevano mese” di Piero Lucca, sul quale escono due suoi racconti., genere al quale poi si dedica con continuità. Del 2003 è il volumetto “Ma per le vie del Borgo”, in cui rievoca l'infanzia nel piccolo paese natio. Seguono nel 2007 “Al Borgo e altrove”, ed. Lampi di stampa; nel 2011 “Undici racconti geografici”, ed. Montedit. Ha pubblicato le poesie sotto lo pseudonimo Arnaldo Del Borgo e i racconti come Arnaldo G. Savini.