Il Dott. Vincenzo Di Marzo è direttore di ricerca presso l'Istituto di Chimica Biomolecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICB-CNR) di Pozzuoli, Napoli, Italia, coordinatore dell’Endocannabinoid Research Group nella regione di Napoli, e professore aggiunto presso il Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia del Medical College of Virginia, Virginia Commonwealth University, Richmond, VA, USA. È stato nominato Professore Onorario presso la Buckingham University, UK, nel dicembre 2012. Ha ricevuto l'abilitazione nazionale come Professore Ordinario di Farmacologia, Farmacologia Clinica e Farmacognosia, nel Gennaio 2014. E' direttore dell'ICB-CNR dal Giugno 2014. Si è laureato in Chimica presso l'Università di Napoli “Federico II” nel 1983, e ha ricevuto un PhD in biochimica e farmacologia molecolare presso l'Imperial College di Londra nel 1988. Ha inoltre completato gli studi post-dottorato in biochimica e chimica dei lipidi e delle sostanze naturali all' ICB-CNR nel 1990. E' co-autore di oltre 580 articoli pubblicati su riviste scientifiche “peer-reviewed”, tra cui diverse rassegne sugli endocannabinoidi. Nel dicembre 2010 è stato Top Scientist nel campo di Pharmacology and Toxicology, secondo Thomson Reuters. Inoltre è risultato in Europa 2° in questo stesso campo e 7° in “Basic Neurosciences”. Nel Gennaio 2014 è risultato tra i 400 scienziati più influenti al mondo nel campo della biomedicina secondo una ricerca effettuata da Boyack et al. Eur J Clin Invest., vol. 43, pagg. 1339-1365. Nel Giugno 2014 è risultato tra i 3215 Highly Cited Researchers (il top 1% nel mondo) in tutte le discipline scientifiche, secondo Thomson Reuters. Nel giugno 2007, è stato insignito del Mechoulam Award per i suoi eccezionali contributi alla ricerca sui cannabinoidi. Nel giugno 2012 gli è stato conferito dall'Accademia dei Lincei il premio internazionale “Luigi Tartufari” per Chimica . Nel settembre 2013 è stato insignito del Premio Ester Fride for Basic Science. Nell' ottobre 2014 gli è stato assegnato il Premio Internazionale “G. Dorso” per la ricerca.