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Vieri Quilici

Vieri Quilici ha svolto attività didattica nelle discipline progettuali a partire dal 1960, come Assistente di Adalberto Libera prima, e come assistente di ruolo con Ludovico Quaroni poi. Nel 1970 è stato chiamato dalla facoltà di Palermo come professore incaricato e dal 1975 da quella di Roma, Valle Giulia. Dal 1981 è professore ordinario in Composizione Architettonica. Dal 1986 al 1990 è invitato come responsabile del laboratorio di Progettazione Urbana del III anno di Corso all’Ecole d’Architecture di Ginevra, dove pure ha tenuto corsi in “Théorie et histoire urbaine” e “Méthodes de planification urbaine”. Nel 1991–92 e 1993–94 collabora a corsi di formazione continua post–grade sulle problematiche progettuali del territorio nelle sedi di Losanna e Ginevra. Dal 1993 è uno dei docenti in Progettazione Architettonica della nuova Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, di cui ha anche promosso la fondazione con il gruppo di professori già appartenenti all’Università la “Sapienza”. Dal 1996 al 2002 è stato Direttore del Dipartimento di Progettazione e Scienze dell’Architettura, promuovendone lo sdoppiamento con la creazione del Dipartimento di Studi Urbani, di cui attualmente fa parte. È stato proponente e poi ne è stato Coordinatore del Dottorato in Sviluppo Urbano Sostenibile, attivo dal XII Ciclo, cui hanno afferito docenti di diverse aree disciplinari. A questo proposito, nell’impostazione della sua attività didattica, ha sempre inteso favorire la conoscenza e la sperimentazione del carattere trasversale della pratica progettuale, la stretta integrazione tra le componenti che vi concorrono, la necessità di istituire un costante rapporto dialettico con l’eredità storica dei contesti in cui si interviene. Nella sua attività didattica sono poi confluiti gli orientamenti dovuti alle ricerche e alle elaborazioni teoriche svolte nei vari periodi attorno a temi che vanno da quello della “Casa”, oggetto di insegnamento nei primi anni di Corso, a quello del linguaggio e dell’eredità del Moderno. Recentemente ha curato temi di particolare rilevanza sul piano delle implicazioni didattiche. Il tema del “Progettare sulle tracce”, teso a verificare il rapporto tra il Nuovo e l’Esistente nelle sue concrete manifestazioni all’interno dell’organismo urbano ed il tema de “La durata in architettura”, teso ad indagare sulla presenza della dimensione temporale nella fase progettuale e nella storia. architettonica. Negli ultimi anni ha promosso e seguito l’attività di sperimentazione didattica avviata dalla Facoltà, in particolare dedicandosi al coordinamento e alla diretta conduzione dei Workshop progettuali collocati al primo semestre del biennio specialistico.
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