Sergio Lariccia
Sergio Lariccia, nato a Milano il 18 marzo 1935, è professore emerito di Diritto amministrativo presso la Sapienza–Università di Roma dal 2012. Si è laureato nel 1957 in Giurisprudenza alla Sapienza–Università di Roma, con una tesi in Diritto civile, sul tema frode alla legge, al fisco e ai creditori. È iscritto all’albo degli avvocati di Roma: come procuratore dal 1959, come avvocato, previo superamento dell’esame, dal 1962, come cassazionista dal 1977 (con interruzione dal 14 luglio 1966 al 7 gennaio 1977, durante il periodo di esercizio dell’attività di magistrato della Corte dei Conti). Dottore in Diritto canonico nel 1962 presso la Pontificia Università Lateranense di Roma; avvocato della Sacra Romana Rota dal 27 gennaio 1963; libero docente di Diritto ecclesiastico dal 1969 e di Diritto costituzionale dal 1971. Professore di ruolo dal 1976, ha insegnato nelle facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (1962–1970), dell’Università degli Studi di Cagliari (1970–1974), dell’Università degli Studi di Perugia (1974–1984) e dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo (1976–1977), nella Scuola superiore della pubblica amministrazione di Roma (1979–1984), nella facoltà di Scienze Politiche della Sapienza–Università di Roma (1984–2010), nella facoltà di Giurisprudenza della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” (Luiss) di Roma (dal 1984) come professore a contratto. Con decreto del Ministro di Grazia e Giustizia del 4 novembre 1968 è stato nominato segretario della Commissione Ministeriale di Studi per la revisione del Concordato tra l’Italia e la Santa Sede. Dal 1977 al 1980 è stato direttore dell’Istituto di diritto pubblico della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia; dal 1990 al 1993 è stato direttore del dipartimento di Teoria dello stato presso la Sapienza–Università di Roma.
Per molti anni è stato componente della direzione e della redazione dell’«Enciclopedia del diritto» edita dalla Casa editrice A. Giuffrè di Milano e del comitato scientifico delle riviste «Giurisprudenza costituzionale», «Il diritto ecclesiastico e rassegna di diritto matrimoniale», «Il Ponte» e «Nomos». La sua produzione scientifica, oltre che il diritto amministrativo, il diritto ecclesiastico, il diritto canonico e la storia dei rapporti tra stato e confessioni religiose, riguarda le varie discipline del diritto pubblico, con particolare riferimento al diritto costituzionale, al diritto penale, al diritto processuale e al diritto internazionale. Numerosi sono gli scritti relativi ai temi della giurisprudenza costituzionale, della scuola, dell’assistenza, delle autonomie locali, delle libertà civili, della storia del pensiero giuridico e delle istituzioni politiche, del rapporto di lavoro e del reclutamento degli impiegati civili dello Stato e dei magistrati, del diritto costituzionale alla difesa in giudizio. Tra le sue pubblicazioni: La rappresentanza degli interessi religiosi (Milano, Giuffrè, 1967); Lezioni di diritto ecclesiastico. I principi costituzionali (Padova, Cedam, 1974); Diritto ecclesiastico italiano. Bibliografia 1929-1972 (Milano, Giuffrè, 1974); Diritti civili e fattore religioso (Bologna, il Mulino, 1978); Stato e Chiesa in Italia (Brescia, Queriniana, 1980); Diritto ecclesiastico italiano e comparato. Bibliografia 1973-1979 (Perugia, Libreria Editrice Universitaria, 1981); Diritto ecclesiastico (III ed., Padova, Cedam, 1986); Diritto amministrativo (Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1988); Coscienza e libertà (Bologna, il Mulino, 1989); Diritto amministrativo (II ed., Padova, Cedam, 2006); Battaglie di libertà. Diritti civili e democrazia in Italia. 1943-2011 (Roma, Carocci, 2011); Arturo Carlo Jemolo. Un giurista nell’Italia del Novecento (Roma, Carocci, 2015); Tutti gli scritti (1959-2015), cinque tomi, Cosenza, Pellegrini, 2015.
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