Joan Roís de Corella nacque a Gandía o Valencia nel 1435 e morì a València nel 1497; appartenne alla nobiltà non titolata e godette di notevole fama come scrittore in prosa e in versi mentre ebbe relazioni familiari e amicali con il gigante della poesia catalana del secolo, Ausias March, anch’egli un signore di Gandía falconiere del re e cognato di Joanot Martorell che fu per un periodo cortigiano del Re Alfonso il Magnanimo; a lungo mantenne un qualche rapporto anche dopo il trasferimento del sovrano nella sede di Napoli. Martorell è peraltro l’autore del romanzo Tirant lo Blanch, massimo esponente della narrativa europea del Quattrocento e antecedente del Quijote, come riconosce lo stesso Cervantes nel capitolo sesto del suo capolavoro. L’opera di Corella spazia dalla lirica di ispirazione religiosa e profana alla traduzione e adattamenti o volgarizzamenti tanto della Vita di Cristo, così come nelle novelle mitologiche di ispirazione ovidiana. Il centro della sua vita anche intellettuale e strettamente connesso con il Ducato di Gandía.