Virginia Cardi (1958) è docente di Antropologia Culturale presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna e di Brera.I suoi studi e le sue ricerche si sono mossi nell'ambito di talune simboliche figurative e letterarie, esplorate in un'ottica storico-culturale e antropologica. Si è appassionata ai seguenti argomenti in un arco storico che va dalla tarda modernità al contemporaneo; ha studiato alcuni aspetti della rappresentazione nella devianza psicopatologica; nel quadro delle culture politico-religiose e dell'immaginario inquieto del cinquecento tardo ha svolto ricerche sulla figurazione a grottesca e sulla ripresa dei culti dionisiaci; in questo ambito di crisi e di esordio teorico di un'analisi del profondo si è interessata all'autoritratto.
Ha collaborato sulle riviste «Ananke» (Politecnico di Milano), «Il Cristallo» (Centro di Cultura dell'Alto Adige, Bolzano), «In forma di Parole» (Bologna), «Op. Cit.»(Napoli), «Iris» (Centre de recherche sur l'Imaginaire, Università di Grenoble), «Storia dell'Arte» (Roma), «Aperto» (Circolo Gramsci di Ravenna), «Studi di estetica» (Dipartimento di Filosofia di Bologna), «Il grande vetro» (Santa Croce sull'Arno). Ha lavorato, prestando contributi per seminari e mostre, con l’Associazione Italia-Francia di Ravenna, l’Agenzia culturale del Québec in Italia, l’Istituto Roncati di Bologna, la Maison Française di Bologna, il Circolo Gramsci di Ravenna, il Comune di Rimini, il Comune di Forlì, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini, l’Accademia Aruntica di Carrara, l’Accademia di Ravenna, l’Accademia di Roma.