Archivista paleografo, è stato Vice Direttore degli Archivi Dipartimentali della Côte–d’Or, poi ricercatore al CNRS presso il Centre Georges Chevrier dell’Université de Bourgogne. È titolare di un dottorato in legge e di un’abilitazione a dirigere ricerche in diritto. La sua tesi è incentrata sugli scritti politici dell’arcivescovo di Tolosa Bernard Rosier (1400-1475), la sua tesi di dottorato sul lavoro politico del canonista di Tolosa Guillaume Benoit (1455-1516) – pubblicati nel 2003 con il titolo Les idées politiques à Toulouse à la veille de la Réforme – e la sua abilitazione sulla storiografia, idee politiche e il diritto di insegnamento in Francia nel XIV del XVI secolo.Le sue tematiche di ricerca si concentrano sullo studio delle dottrine giuridiche e politiche del tardo Medioevo e del Rinascimento, in particolare delle idee politiche dei giuristi francesi del periodo 1400–1550, rappresentanti della scuola bartolista, e del ruolo della storia nel ragionamento giuridico; si prolungano in una riflessione sull’insegnamento della legge e dei suoi cambiamenti nel corso dello stesso periodo, come l’effetto previsto della diffusione dell’umanesimo giuridico; si articolano con l’esplorazione della produzione intellettuale degli avvocati del periodo, soprattutto nella zona meridionale.
È membro del comitato editoriale di numerose riviste (Annales de Bourgogne, Clio&Themis. Revue européenne électronique d’histoire du droit, Revue historique de droit français et étranger) e collane (Cahiers de Fanjeaux, Storia del diritto e delle istituzioni di Aracne Editrice, Roma).
Dirige la rivista franco-svizzera «Mémoires de la Société pour l’histoire du droit et des institutions des anciens pays bourguignons, comtois et romands».
È un membro a pieno titolo della Section d’histoire du monde moderne, de la Révolution française et des révolutions du Comité des travaux historiques et scientifiques (CTHS).
È direttore associato del Centro Jean-Mabillon.
