Quando ad incontrarsi sono dolci e vibranti ance, non può che nascere poesia.
Tutto prende un sapore raffinato quando a farlo sono due strumenti inconsueti in questo particolare tipo di accostamento; uno, il clarinetto, principe dei strumenti a fiato ormai da secoli, grazie ad un suono dolce e vellutato s’insinua tra le armonie del bayan, fisarmonica del ‘900 che, avendo ormai abbandonato le caratteristiche da strumento tradizionale per arrivare ad essere un piccolo organo portatile si libera in un vortice di sonorità caleidoscopiche e danzando sinuosamente sul mantice, lo insegue e l’attrae.
Duo particolare, che permette però di esplorare repertori vastissimi: trascrizioni classiche, romantiche, impressioniste, colonne sonore, musica contemporanea e sperimentale. Fil rouge che lega gli esecutori è una costante ricerca, dunque, nelle possibilità tecniche e timbriche dei propri strumenti; la curiosità nello sperimentare il nuovo e rivivere l’antico; la volontà dunque di carpire l’Essentia musicale.
Il duo, formatosi nell’ottobre del 2015, ha già tenuto numerosi concerti in sale e rassegne concertistiche di rilievo come: Teatro San Carlo di Modena (G.M.I), Teatro Quarticciolo ( Roma), Nuova Consonanza, Fondazione Isabella Scelsi, Stagione concertistica Assoli, Accademia Filarmonica Romana, MotoContrario Festival (Trento), Museo Canonica (Roma Tre Orchestra), Teatro Olimpico, Premio Internazionale di Castelfidardo 2017, Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova, Auditorium Monteverdi per la stagione Mantova Musica.Dediti allo sviluppo di nuovo repertorio, hanno collaborato con compositori come Alessandro Sbordoni, Matteo D’Amico, Marcello Panni, Marcello Filotei e molti altri.