Serena Raffiotta, archeologa libera professionista, è laureata in Lettere all’Università degli Studi di Catania summa cum laude e specializzata col massimo dei voti in Archeologia presso la medesima università.Ha preso parte a numerose campagne di scavo in Italia e all’estero, collaborando a progetti di ricerca presso importanti siti archeologici come Morgantina, Solunto, Siracusa, Centuripe, Catania, Montagna di Marzo e Vassallaggi in Sicilia, Albintimilium (Ventimiglia) in Liguria e Nea Paphos a Cipro. Ha prestato la propria collaborazione all’Università degli Studi di Catania nell’ambito del Progetto Coordinato Catania–Lecce, coinvolta nell’allestimento dell’Archivio Ceramografico della stessa università (anni 1999-2001 e 2005), diretto dal Prof. F. Giudice. Particolarmente significativa la sua esperienza ultradecennale a Morgantina (Aidone), sito a cui dedica quasi esclusivamente la propria attività collaborando sia con la Missione Archeologica Americana che con i vari uffici regionali preposti alla tutela e valorizzazione del sito (Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna, direzione del Museo Archeologico Regionale di Aidone, Polo Museale di Piazza Armerina, Aidone ed Enna per i siti culturali) per attività di ricerca, catalogazione, scavo e promozione del sito. È autrice di parecchi contributi a stampa sia a carattere scientifico che divulgativo. La pubblicazione nel 2007 di un catalogo di terrecotte figurate votive da Morgantina ha consentito il rimpatrio in Italia del reperto noto come “testa di Ade”, appartenente a una pregevolissima statua di culto fittile di età greca ellenistica raffigurante il dio barbuto degli Inferi, trafugata alla fine degli anni Settanta in Sicilia e acquisita nel 1985 dal Getty Museum di Malibù, costretto a restituirla una volta provatane la provenienza illecita. Grazie a questa importante scoperta la studiosa ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti ed è stata invitata a numerosissime conferenze per raccontare il recupero del prezioso reperto.