Francesco Messori

“Messi” è il capitano della Nazionale Italiana Calcio Amputati.
È un ragazzo solare e determinato, a cui piace sperimentare e sperimentarsi.
Appena un mese prima della sua nascita ai genitori di Francesco venne comunicato che a loro figlio mancava completamente una gamba, quella destra. Al momento della nascita tuttavia emerse anche un’altra amara realtà. Un arto non era la sola cosa che mancava al bimbo appena venuto alla luce: era privo anche di un rene e presentava un'atresia esofagea (un distacco dell'esofago dallo stomaco). Così, ad appena due giorni di vita, il piccolo venne operato: Messi dimostrò subito la sua voglia di vivere, vinse la battaglia contro la morte e poco tempo dopo poté finalmente andare a casa.
La passione per il pallone è un sentimento che ha ereditato dalla madre, e che riempie la sua vita quotidiana e che arricchisce enormemente le sue giornate.
Francesco si pone un obiettivo: creare una squadra di persone con il suo stesso problema ma con la stessa passione per il calcio.
Nel febbraio 2012 crea un gruppo su Facebook, Calcio Amputati Italia. Un vero reclutamento di atleti. In breve tempo, in un anno circa, nasce la squadra, una Nazionale, che viene ufficiliazzata il 9 dicembre 2012 dal CSI (Centro Sportivo Italiano), che ad oggi conta ragazzi provenienti da diverse regioni d'Italia. La Nazionale fa parte della WAFF (World Amputee Football Federation) e della EAFF (European Amputee Football Federation). Ha partecipato a 4 edizioni della prestigiosa Amputee Football Cup a Varsavia, a un Mondiale in Messico nel 2014 posizionandosi al 9° posto su 24 Nazioni, a un Europeo nel 2017 in Turchia che gli ha permesso, grazie al 5° posto raggiunto, di staccare il biglietto per i Mondiali in Messico dell'ottobre 2018.Da un anno circa, la Nazionale fa parte della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici Sperimentali).