Ogni poesia prende spunto da un momento vissuto, da un’emozione o da una riflessione su un evento che colpisce la mia sensibilità. Alcuni scritti sono vissuti come auto-sedute psicologiche dove esternare, capire meglio se stessi. Dove rimproverarsi, perdonarsi. Una scrittura inesperta a volte fluida e serena, a volte contorta, in cui trapelano ombre e dubbi. L’osservazione, i forti turbamenti, l’inatteso e allo stesso tempo il consueto, l’ovvio coesistono e prepotentemente rapiscono l’attenzione. Impossibile scansarli, liberatorio svilupparli.