Annalucia Accardo insegna Lingue e letterature anglo-americane presso il Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali dell’Università di Roma La Sapienza.
I suoi percorsi di ricerca e le sue pubblicazioni attraversano identità marginali e ribelli della cultura americana, dagli Appalachi alle autobiografie degli schiavi e delle schiave, l’intertestualità tra tradizione letteraria egemonica e quella delle minoranze. I suoi due principali campi di ricerca sono la scrittura delle donne (si è occupata anche di, Willa Cather, Edith Wharton, Emily Dickinson e di alcune delle più importanti scrittrici appalachiane) e la cultura afroamericana (si è occupata anche di W. E. B. Du Bois, Margaret Walker, Toni Morrison, Sherley Anne Williams, Octavia Butler). Altri saggi colgono invece l’intertestualità tra tradizione letteraria egemonica e quella delle minoranze (come in Il Sud e le sue rappresentazioni, 1999) e tra forme letterarie più tradizionali, come quelle tipiche della letteratura degli Appalachi, e forme della scrittura postmoderna (Divine Right's Trip: A Folk Tale or a Post-modern novel, 1984, Letteratura appalachiana, 2004). Altri campi di interesse sono la questione delle identità e le rappresentazioni di bambini.
Ha collaborato a vari giornali e riviste (Cultura e Scuola, Appalachian Journal, Quaderni di Retorica e Poetica, Linea d'Ombra, Leggendaria), fa parte della redazione di Àcoma, Rivista Internazionale di studi Nord Americani. è membro dell’AISNA, EAAS, CAAR.
In questi ultimi anni l’attenzione di Accardo si è concentrata su un progetto di ricerca sul buddhismo nella cultura afroamericana.