Mario Almerighi entra in magistratura nel 1970. Pretore in Sardegna e poi a Genova, è tra i primi magistrati ad occuparsi di processi in materia ambientale. A Genova, nel 1974, indaga sui petrolieri e scopre una vera e propria compravendita di leggi e decreti in loro favore. Cinque Ministri della Repubblica sono tra gli indagati. Nel 1976 è eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura di Vittorio Bachelet e Sandro Pertini.
Poi giudice istruttore a Roma, indaga sulla borsa di Calvi e per primo scopre che la sua morte era dovuta ad un omicidio e non ad un suicidio. Nel 1988 fonda insieme a Giovanni Falcone, Pietro Calogero e Vito D’Ambrosio una nuova corrente di magistrati: Movimento per la Giustizia. Nel 1998 è eletto all’unanimità presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Dopo 48 ore si dimette, abbandona l’impegno politico in magistratura e fonda l’Associazione culturale “Isonomia. Già presidente del Tribunale di Civitavecchia e della Fondazione Pertini, è stato presidente di “Isonomia”, della “Associazione Sandro Pertini Presidente” e componente del Consiglio Direttivo della “Associazione Vittorio Bachelet”.
I libri di Almerighi: Diritto e ambiente, coautore Guido Alpa (Cedam 1986); I banchieri di Dio, (Editori Riuniti 2002); Petrolio e politica, (Editori Riuniti 2006); Tre suicidi eccellenti, (Editori Riuniti 2009) ristampato dalla Sapienza Università Editrice con il titolo Suicidi? da cui è stata tratta l’omonima opera teatrale (2010); Mistero di Stato, (Aliberti 2010); I poteri dello Stato e la Costituzione, (Aracne 2010) a cura anche di Adelmo Manna; La politica delle mani pulite: Sandro Pertini, (Chiarelettere 2012).