Massimo De Vico Fallani, nato a Roma il 6 marzo 1947, architetto, socio AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio), dal 1980 al 1986 è stato direttore del Servizio per la Conservazione dei Parchi e Giardini della Soprintendenza ai Monumenti di Firenze e Pistoia, e dal 1986 al 2008 ha ricoperto lo stesso incarico per i parchi delle Soprintendenze Archeologiche di Roma e di Ostia. Nel 1983 è stato chiamato a far parte del Comitato Nazionale per lo Studio e la Conservazione dei giardini storici istituito presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È docente di Tutela paesaggistica ambientale presso la Scuola di Specializzazione inBeni Architettonici e del Paesaggio per lo Studio e il Restauro dei Monumenti, e di Storia dell’arte dei giardini presso la Scuola di Specializzazione in Beni Naturali e Territoriali, profilo specialistico Architettura di parchi, giardini e dei sistemi naturalistico-ambientali (“Sapienza” Università di Roma). È autore di diversi articoli e saggi riguardanti la storia e la conservazione dei giardini e del paesaggio: Raffaele de Vico e i Giardini di Roma (Sansoni, 1985); Parchi e giardini dell’Eur (NES, 1988); I parchi archeologici di Roma (NES, 1988); Storia dei giardini di Roma nell’Ottocento (Newton Compton, 1992); Giardini pubblici a Firenze dall’Ottocento ad oggi (con M. Bencivenni, Edifir, 1998); la traduzione italiana della Storia dell’arte dei giardini di Marie-Luise Gothein (con M. Bencivenni, Olschki, 2006); Il vero giardiniere coltiva il terreno (Olschki, 2009). Ha curato l’impianto di parchi e giardini archeologici (Palatino e Foro Romano, Porto di Traiano a Fiumicino, Gabii, villa dei Sette Bassi, giardino di Ostia antica, villa di Capo di Bove a Roma), il restauro dell’Appia Antica, il restauro di vari parchi e giardini storici di Roma (Parco Nemorense con Maddalena Vagnetti, Giardino del colle Oppio, Giardino pubblico del Quirinale, Giardino di piazza Cairoli, consulenza per il Gianicolo, per il Giardino presidenziale del Quirinale, per il Giardino dell’Auditorium di Mecenate e per villa Gregoriana a Tivoli).