Paolo Leoncini ha insegnato all’Università Ca’ Foscari di Venezia dal 1970 al 2008 nell’ambito dei raggruppamenti disciplinari di Letteratura italiana, Lingua italiana, Critica e Teoria della Letteratura. È stato docente di ruolo dal 1981 al 2008. Collaboratore del Dizionario critico della letteratura italiana, edito da UTET, diretto da Vittore Branca, ha dedicato i suoi studi, negli anni Settanta, alla critica di Emilio Cecchi in un contesto europeo, pubblicando diversi saggi su riviste specialistiche ed il volume Cecchi e D’Annunzio (Roma, Bulzoni, 1976), con prefazione di Emerico Giachery, giunto in finale al Premio Viareggio dello stesso anno. Si è occupato di Letteratura veneta, con contributi su Valeri, Noventa, Piovene, Tomizza, Facco de Lagarda, Paolo Barbaro. Inoltre si è occupato dell’Ungaretti de Il dolore; e del periodo formativo della narrativa di Bonaviri. Dagli anni Ottanta in poi, si è dedicato ad alcune ricerche sui generi dell’essay e del reportage in Cecchi e, contemporaneamente, a indagare il retroterra formativo di Gianfranco Contini in una serie di 14 saggi, che costituiscono il contributo più esteso sul critico e filologo post mortem. Ha pubblicato L’onestà sperimentale. Carteggio di Emilio Cecchi e Gianfranco Contini (Milano, Adelphi, 2000). È stato co–fondatore, nel 2005, ed è attuale condirettore, di «Ermeneutica letteraria. Rivista internazionale», edita da Fabrizio Serra (Roma–Pisa), giunta al IX numero. Ha collaborato ai progetti editoriali di Pietro Gibellini sul mito classico e la letteratura, col saggio Emilio Cecchi e il mito classico; e su Bibbia e letteratura, col saggio Dalla Torre di Babele alla Pentecoste (da Dante a Primo Levi). Ha partecipato a numerosi Convegni di studio. È membro del Comitato scientifico della rivista «Symbolon» (edita a Lecce da Milella); e condirettore, con Pietro Gibellini, della Collana “Per un’ermeneutica militante”, pure edita a Lecce da Milella.