Anna Rosellini si è laureata in Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali presso l’Università IUAV di Venezia nel 2003. Nell’anno accademico 2003–2004 ha frequentato il master europeo di II livello in Storia dell’architettura organizzato dall’Università degli Studi Roma Tre. Nel 2008 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Teorie e storia delle arti presso la Scuola di studi avanzati di Venezia svolgendo una ricerca dal titolo Le Corbusier e la superficie, dal rivestimento d’intonaco al “béton brut”. Nel 2008 ha vinto una borsa di studio messa a disposizione dalla Fondation Le Corbusier di Parigi con un progetto dal titolo Le Corbusier et la technique du canon à ciment. Dal 2009 svolge attività di ricerca presso l’École Polytechnique Federale de Lausanne su tematiche legate alla storia del cemento e del calcestruzzo armato. Dal 2018 è professoressa associata presso il Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e svolge le sue ricerche nell’ambito della storia dell’architettura contemporanea. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare all’architettura dal secondo dopoguerra a oggi, ai rapporti tra architettura e arte, alle relazioni tra forma e materia. Ha partecipato a progetti di ricerca nazionali e internazionali e collabora con l’École d'Architecture de la Ville & des Territoires di Marne–la–Vallée e con l’École Polytechnique Federale de Lausanne. Tra le sue pubblicazioni: La sede dell’INAL a Venezia di Giuseppe Samonà, 1947–1961: oltre lo strutturalismo (2006); Oltre il “béton brut”: Le Corbusier e la “nouvelle stéréotomie” (2007); Les pilotis de Le Corbusier: les questions de la “la colonne ronde et évidée” et du coffrage (2008); “Sculptures moulées” di Le Corbusier (2010); Charles–Édouard Jeanneret, consulente tecnico della Société Française de l’Everite, 1917-20 (2011); Le Corbusier: Béton Brut and Ineffable Space, 1940–1965. Surface Materials and Psychophysiology of Vision (EPFL Press – Routledge, 2011) con Roberto Gargiani; Le Tetrahedron Floor System de Kahn dans la Yale Art Gallery (2012); Les plates-formes de Le Corbusier (2012); Le Corbusier et la surface: les revêtements en enduit des premières maisons (2012); Gli intonaci di Le Corbusier senza pittura per le ville a Garches e Poissy (2012); La Ville Contemporaine di Le Corbusier e Pierre Jeanneret, o del paesaggio svizzero sublimato in metropoli (2013); Le Corbusier e la superficie. Dal rivestimento d'intonaco al béton brut (Aracne, Roma 2013); Louis I. Kahn, Towards the zero degree of concrete, 1960–1974 (EPFL Press – Routledge, 2014); Robert Smithson et la nature du béton: ruin in reverse, de–architectured project, Concrete Pour («Matières», 12, PPUR, 2015, pp. 116–137); Il calcestruzzo secondo Uncini, Smithson e Kiefer: arte del costruire, natura geologica, materia in rovina («ARCHISTOR», 5, 2016, pp. 70–105); Valori primordiali e ideologici della materia, da Uncini a LeWitt (Aracne, 2018) con Roberto Gargiani; Il était une fois… La statue de la Liberté et les gratte–ciel de New York. Nouvelles freudiennes de Madelon Vriesendorp («Matières», 15, PPUR, 2019, pp. 90–109).