Umberto Santino è fondatore e direttore del Centro siciliano di documentazione sorto nel 1977 e successivamente dedicato a Giuseppe (Peppino) Impastato, il militante della Nuova sinistra, proveniente da una famiglia mafiosa, assassinato dalla mafia nel 1978. Assieme ai familiari e ad alcuni compagni di Peppino ha condotto una dura battaglia per difenderne la memoria da chi lo voleva terrorista e suicida e per ottenere giustizia, con la condanna dei mandanti dell’assassinio e con la relazione sul depistaggio delle indagini della Commissione parlamentare antimafia.
È autore di vari scritti, tra cui ricordiamo: Una ragionevole proposta per pacificare la città di Palermo (1985, 2006), La mafia in casa mia, storia di vita della madre di Peppino Impastato, con Anna Puglisi (1986, 2003), L’omicidio mafioso (1989), L’impresa mafiosa (1990) e Dietro la droga (1993) con Giovanni La Fiura, Libro di Giona (1993), La borghesia mafiosa (1994), L’alleanza e il compromesso (1997), I giorni della peste (1999, 2006), La mafia interpretata (1995), Dalla mafia alle mafie (2006), Mafie e globalizzazione (2007), Storia del movimento antimafia (2000, 2009).