Michele Abbate insegna Storia della Filosofia Antica all’Università di Salerno. Le sue ricerche si concentrano sul pensiero presocratico e sulla tradizione platonica. Tra i suoi lavori si possono menzionare: Parmenide e i neoplatonici. Dall’Essere all’Uno e al di là dell’Uno (Alessandria 2010), Ferrea razionalità e logica ineludibile nel monismo ontologico assoluto di Parmenide (« Anuario Filosofico » (2013) 46/ I,/79,-119), Die rhetorischen Strategien der Spra- che des Unsagbaren in Neuplatonismus (in: I. Männlein–Robert et alii (eds.), Philosophus Orator, Basel 2016, pp. 353–367), Die dynamische und lebendige Natur des intelligiblen Seins bei Platon und in der neuplatonischen Überlieferung (in: M. Abbate, J. Pfefferkorn, A. Spinelli (Herausg.), Selbstbewegung und Le- bendigkeit. Die Seele in Platons Spätwerk, Berlin/Boston 2016, 227–242), Proclo. Commento al Cratilo (Milano 2017), Da Anassimandro a Parmenide, affrancandosi da Heidegger (in: F. Fronterotta e F. Masi (eds.), Dai presocratici a Platone. Cinque studi, Roma 2018 , pp. 1 – 30 ).