Valeria Deplano è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università di Cagliari con un progetto sul recupero e la trasmissione della memoria del colonialismo italiano in Sardegna. Laureata nel 2005 in Lettere moderne, nel 2010 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia moderna e contemporanea con una tesi dal titolo Fascismo, colonialismo, cultura. Le riviste coloniali del Ventennio. Diplomatasi in Archivistica, Paleografia e Diplomatica nel 2009, nel biennio 2009–2010 ha partecipato al progetto di riordinamento dell’Archivio Nazionale Libico presso l'ex Libyan Studies Centre di Tripoli. Dal 2010 al 2012 ha usufruito di una borsa di ricerca della Regione Sardegna presso il Dipartimento di Studi Storici, Geografici e Artistici dell’Università di Cagliari. Nella primavera del 2013 è stata Visiting Research Scholar presso l’History Department della Fordham University di New York. Fa parte del gruppo di ricerca “Sardegna d’oltremare” dedicato al recupero della memoria coloniale nell’Italia repubblicana ed è membro del comitato scientifico del seminario nazionale SISSCO “Colonialismo italiano e identità nazionale. L'Oltremare tra fascismo e Repubblica”. Si occupa di storia del colonialismo italiano con particolare attenzione alle sue ricadute culturali nel periodo fascista e repubblicano; si è interessata anche di storia della Sardegna. È autrice di diversi saggi e articoli sulla storia del colonialismo italiano e sulle sue ricadute culturali nell’Italia fascista e repubblicana, e ha curato, insieme a Silvia Aru, il volume Costruire una nazione. Politiche, rappresentazioni e discorsi che hanno fatto l’Italia (Ombre Corte, 2013).