Raffaella Bonsignori nasce a Roma nel 1964. Si diploma al liceo classico e si iscrive alla facoltà di legge dell'Università La Sapienza. Appena ventenne inizia a collaborare con il Corriere di Roma, scrivendo articoli di terza pagina, e da allora non ha mai cessato, se non per brevi periodi, di dedicarsi alla letteratura, sia come articolista di terza pagina, sia come narratrice. Tanto che, nel 2008, la casa editrice Giuffré le propone di pubblicare un testo di narrativa. Nasce, così, Il bene che crediamo di fare (www.hoepli.it; www.giuffre.it), una raccolta di racconti incentrati su diverse problematiche endofamiliari. Nel corso della prima soirée di presentazione del libro, alcuni brani sono stati letti dalla nota attrice di prosa Monica Guerritore.
È, inoltre, assistente di Procedura Penale all'Università di Roma La Sapienza, attività iniziata sotto la guida al Prof. Franco Cordero, suo mentore ed amico. Come tale scrive per alcune tra le più prestigiose case editrici giuridiche, quali Treccani, Cedam, Giuffré ed Utet. Ha recentemente pubblicato una monografia, Il procedimento per decreto, edita da Cedam nella collana Enciclopedia, diretta dal Prof. Paolo Cendon.
Esperta di criminologia e di psicologia della comunicazione, nell'anno accademico 2003-2004, è stata chiamata a tenere alcune lezioni sull'argomento presso la Scuola di Specializzazione dell'Università di Roma.
Attualmente svolge la professione forense nel settore penale ed è specializzata in colpe mediche, in reati familiari, compresa la giustizia minorile, ed in diffamazioni a mezzo stampa e violazioni della privacy. E' membro, inoltre, dell'Osservatorio del Tribunale Penale di Roma, un pool di avvocati, giudici e pubblici ministeri delegati a sviscerare e, per quanto possibile, risolvere questioni di giustizia interne al Tribunale stesso.