Dal manicomio al manicomio attraverso e oltre la manicomialità: dal 1974 al S. Maria della Pietà di Roma come studente interno al (ex?)OP di Pergine Valsugana nel 2013 come Referente per la promozione della salute mentale nei Servizi e nelle comunità.
Quarant’anni attraverso topoi, eterotopie e atopie del pensiero e della pratica psichiatrica nei Servizi pubblici, ostinato nel tentare d’essere istigatore d’alternative nonostante il suo essere psichiatra, nato a Firenze nel 1953 ha lavorato nel Lazio, in Friuli, in Toscana e da dodici anni in Trentino, prima nel cuore del divertimentificio dolomitico, ora nella “città dei matti”.
Via via responsabile di Centri di salute mentale si muove nel territorio contro l’evidenza della sua smaterializzazione progressiva e confligge nel Palazzo che lo tollera giammai, dovunque.
Di sensibilità umanistica, di orientamento fenomenologico esistenziale, di natura “cane sciolto”, non separa mai la responsabilità professionale e organizzativa dalla militanza civile e politica (da sempre in Psichiatria Democratica criticamente partecipe, è nel suo Direttivo nazionale).
Ideatore e Presidente di “E le alternative” associazione di promozione sociale.