Pierluigi Bielli, nato a Canelli nella primavera del 1957, è uno scrittore esordiente di grande spontaneità e forza narrativa. Gli studi classici gli hanno lasciato un fortissimo interesse per la letteratura, coltivata sempre per passione, non per dovere accademico, ma per integrazione di una vita di intenso lavoro e viaggi di formazione che lo hanno portato a contatto con il mondo russo, sua costante fonte di ispirazione. Bielli, che coltiva da buon piemontese una forma di understatement ironico, ama definirsi uno scrittore naïf in quanto i suoi personaggi, nati al di fuori di ogni snobismo intellettualista, sono il frutto di una osservazione umoristica, grottesca e sempre leggermente straniata della vita. Il suo stile estremamente calibrato rivela l’attenta assimilazione di autori ormai classici, come Buzzati e Gogol, e la capacità di mantenere un equilibrio fra naturalismo e surrealismo che lascia il lettore in sospeso fra comicità e amarezza, immedesimazione e distacco.
