Marcello Vittorini (L'Aquila, 31 ottobre 1927 – Roma, 16 marzo 2011) è stato un urbanista e ingegnere italiano.
Nel 1944 si iscrive alla facoltà di Ingegneria di Roma, conseguendo la laurea in Ingegneria civile edile nel 1949. Per alcuni anni è assistente volontario; nel 1963 consegue la libera docenza in Pianificazione Urbanistica. Svolge attività didattica nelle facoltà di Architettura di Venezia e Napoli oltre che in quella di Roma che, nel 2004, gli conferisce la carica di Professore Emerito.
Inizia la sua attività professionale nel campo della progettazione architettonica nell'Ente Fucino (1950-1956), con progetti di borghi e scuole rurali. Successivamente progetta complessi di edilizia pubblica a Bologna, Salerno, Torino, Roma, Napoli, Boscoreale, Potenza e opere pubbliche come l'Ospedale regionale dell'Aquila, lo stadio San Filippo di Messina, un complesso parrocchiale a Ponticelli, un centro culturale commerciale ed amministrativo a Boscoreale, il Parco e il Museo archeologico di Classe. Partecipa a numerosi concorsi di architettura e urbanistica.
Tra gli anni sessanta e settanta si svolge la maggior parte della sua attività di pianificazione urbanistica; nel 1973 predispone, con Ennio Borzi, Mario d'Erme, Piero Maria Lugli e Camillo Nucci, una proposta di variante generale al PRG di Roma che sarà adottata, per le sole norme tecniche redatte dagli uffici comunali, nell'agosto di quell'anno, e che sarà infine sostituita da una nuova variante generale interamente allestita dagli uffici comunali nel 1974 (la variante Samperi)) e approvata dalla Regione Lazio nel 1979.
Tra il 1975 e il 1985 coordina i piani socio-sanitari della regioni Campania, Sicilia e Calabria. Elabora, tra gli altri, i piani regolatori dei comuni di Cosenza, Catanzaro, Ravenna, Faenza, Trento, Bolzano, Verona, Firenze, Aversa, Rocca di Mezzo, Colleferro oltre ai piani territoriali delle province di Napoli e Brescia, al Piano di Bacino dell'Adige e al Programma di sviluppo integrato delle Colline romane.
Negli stessi anni svolge attività culturale e professionale anche all'estero. In Nepal è coordinatore per conto dell'ONU di una ricerca per un programma di potenziamento delle infrastrutture di trasporto; in India è componente del Comitato internazionale per il Piano di Jaipur; in Brasile elabora una proposta di piano sanitario per lo Stato del Cearà. Nel biennio 1999-2000 è inoltre impegnato nel coordinamento del Piano di Sviluppo urbano dell'area metropolitana di San Salvador.
Direttamente impegnato in incarichi e ruoli istituzionali partecipa attivamente all'elaborazione delle nuove leggi urbanistiche e di studi e di proposte in materia di pianificazione territoriale.
Socio dell'INU dal 1954 (e componente del Consiglio direttivo) ha avuto incarichi presso il Ministero dei Lavori Pubblici, come membro del Consiglio Superiore e Segretario Generale del Servizio Studi e Programmazione, presso il CNR e nella Commissione per la difesa della natura. È componente della Commissione Ministeriale per la frana di Agrigento e delle Commissioni che, subito dopo, elaborano la legge 6 agosto 1967, n. 765 detta legge-ponte, i decreti ministeriali n. 1404/68 e n. 1444/68 sugli standard urbanistici e la legge 865/71 della legge sulla casa.
Collabora a lungo con Giovanni Astengo negli anni in cui quest'ultimo è assessore all'urbanistica a Torino e assessore regionale per il Piemonte e negli anni di fondazione ed avvio del corso di laurea in Urbanistica a Venezia.
Le sue pubblicazioni comprendono scritti e saggi su temi di attualità e denuncia, sulle politiche del territorio e dell'energia, sulla pianificazione urbanistica e documentano gli esiti dell'attività di pianificazione urbana e territoriale, di progettazione, di didattica e di ricerca svolta dagli anni settanta in poi.