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Claudio De Boni

Claudio De Boni, nato a Padova nel 1950, dopo essersi laureato in Scienze politiche presso l'Università di Firenze ha iniziato la collaborazione con la stessa Università a partire dal 1985, con attività seminariali collegate all'insegnamento di Storia delle dottrine politiche. Prima di dedicarsi interamente alla ricerca e all'insegnamento universitario ha svolto, dai primi anni settanta fino all'inizio degli anni novanta, attività di consulenza e di produzione presso la Casa editrice D'Anna di Firenze. Durante il lavoro editoriale è stato direttore di collane saggistiche, redattore con incarichi direttivi nel campo dell'editoria scolastica per le scuole superiori, autore da solo o in collaborazione di manuali scolastici nelle discipline storiche e letterarie.
Nel 1992 è stato vincitore di concorso per un posto di ricercatore presso la Facoltà di Scienze politiche di Firenze, ruolo confermato nel 1995. Dopo la conferma nel ruolo ha assunto vari insegnamenti come professore incaricato: fra il 1996 e il '99 è stato professore incaricato di Storia delle dottrine politiche nei corsi per studenti lavoratori, e dal 1999 al 2001 nella seconda cattedra dei corsi ufficiali della stessa disciplina. Ha avuto inoltre, per supplenza, la responsabilità dei corsi di Storia del pensiero politico contemporaneo nell'anno accademico 1997-98 e di Filosofia politica nell'anno accademico 1998-99.
Nel 2001 è risultato vincitore per concorso del ruolo di professore associato in Storia delle dottrine politiche presso la stessa Facoltà di Scienze politiche di Firenze, ruolo confermato nel 2004. Dopo aver insegnato per alcuni anni Storia del pensiero politico contemporaneo nel corso di laurea in Scienze politiche e Storia delle dottrine politiche nel corso di laurea in Media e Giornalismo, è dall'anno accademico 2008-09 titolare degli insegnamenti di Storia delle dottrine politiche e di Storia del pensiero politico nel corso di laurea in Scienze politiche. Nella sua carriera universitaria ha seguito in qualità di relatore circa 200 tesi di laurea.Dal 2004 al 2011 è stato responsabile del Centro per l'Orientamento della stessa Facoltà, che sotto la sua direzione ha ottenuto il riconoscimento di qualità secondo le norme ISO 9001. Dal 2008 al 2010, in seguito a nomina del Rettore, ha fatto parte del Consiglio direttivo del Centro di servizi culturali per stranieri dell'Università di Firenze. Con l'istituzione della Scuola di Scienze Politiche Cesare Alfieri (2013) è entrato nel consiglio direttivo della Scuola stessa.
Per l'attività di ricerca ha afferito dal 1992 al 2012 al Dipartimento di Studi sullo Stato dell'Università di Firenze, all'interno del quale è stato destinatario per oltre un decennio di fondi di Ateneo per la ricerca; è stato inoltre membro della giunta esecutiva del Dipartimento nel triennio 1996-99. All'interno dell'attività del Dipartimento ha svolto funzioni didattiche e di tutorato quale membro del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca XX secolo: politica economia istituzioni, assumendo fra l'altro l'incarico di tutor in tre ricerche di dottorato (di cui due concluse con il riconoscimento del titolo, e una ancora in corso). Attualmente fa parte del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, all'interno del quale è stato eletto membro della giunta esecutiva nel 2013.In merito alla sua attività di ricerca, si segnala la sua partecipazione ad alcuni progetti di ricerca nazionale finanziati: il più recente, del 2007, è quello su Il governo del popolo: rappresentanza, partecipazione, esclusione alle origini della democrazia moderna.
Fra le relazioni internazionali collegate alla ricerca, degne di nota sono la funzione di coordinatore nell'accordo di collaborazione stretto nel 2007 fra l'Università di Firenze e l'Università brasiliana di Campinas, e la sua partecipazione alla rivista internazionale Morus in qualità di membro del comitato scientifico.
Nello sviluppo delle sue ricerche, il primo settore di studi è quello del pensiero utopico. Nel 1986 ha pubblicato il volume Uguali e felici. Utopie francesi del secondo Settecento, dedicato a un'analisi comparata della produzione utopica di Morelly, Mably, Deschamps, Mercier, Retif. L'indagine è poi continuata con l'intersecarsi fra le aspirazioni utopiche e le vicende della Rivoluzione francese, su cui ha pubblicato il volume Condorcet. L'“esprit général” nella Rivoluzione francese (1989), e vari saggi sull'intreccio fra immaginazione politica e rivendicazioni democratiche in Francia dopo il 1789. Dopo aver esteso l'indagine iniziale ad altre personalità del pensiero utopico francese (Lahontan, Bougainville, Fourrier, Cabet), negli ultimi anni ha avuto occasione di concentrarsi soprattutto sulla figura di Morelly, con vari contributi su riviste e studi collettivi, fra cui si segnala la partecipazione alla rassegna Utopian Moments pubblicata nel 2012 a Londra dalla Bloomsbury Academy.
Il secondo settore di ricerca riguarda il tema dello stato sociale e dei diritti sociali, nelle sue espressioni riguardanti la storia del pensiero politico. Su questo tema Claudio De Boni ha all'attivo varie monografie, a partire dai volumi Politica e leggi dell'economia. Il dibattito sulla povertà nell'Inghilterra della rivoluzione industriale e Alla ricerca dello stato sociale. Politica ed economia nel pensiero francese della prima metà dell'Ottocento, editi rispettivamente nel 1994 e nel 1999. Sullo stesso campo di ricerca si situa la cura della prima traduzione italiana del testo settecentesco di J. Townsend, Dissertazione sulla poor law da parte di uno che desidera il bene dell'umanità (1998) e della raccolta di scritti Il diritto al lavoro nel 1848 (2002), antologia dei contributi sul tema del diritto al lavoro emersi durante la rivoluzione del 1848 a Parigi, cui sono seguiti altri contributi riguardanti il dibattito di idee nel periodo quarantottesco. Sul tema dell'ideologia dello stato sociale e dei diritti sociali, De Boni è stato infine coordinatore e in gran parte estensore del primo studio complessivo sul tema prodotto in Italia. Si tratta dell'opera Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo, pubblicata fra il 2007 e il 2009 e articolata in tre volumi, riguardanti il primo l'Ottocento e gli altri due il Novecento.
Terza direzione di ricerca è quella riguardante le idee politiche espresse dal positivismo francese. Su questo versante De Boni ha al suo attivo il volume La rivoluzione conservatrice. Emile Littré e il positivismo (1996) e molti contributi su “Comte” apparsi in opere collettive o riviste nel periodo che va dal 1997 al 2010. Caratteristica dei suoi studi sul pensiero politico positivista è il collegamento fra l'elaborazione dell'idea di società positiva e le operazioni tipiche della cultura utopistica. Si situano in questa direzione i volumi Descrivere il futuro. Scienza e utopia in Francia nell'età del positivismo (2003), e Storia di un'utopia. La religione dell'Umanità di Comte e la sua circolazione nel mondo (quest'ultimo in corso di avanzata pubblicazione). Per le sue indagini sul pensiero politico di ispirazione positivista De Boni, che è dal 2004 membro dell'associazione Maison d'Auguste Comte, con sede a Parigi, nel 2007 è stato per due volte invitato nella capitale francese in occasione del centocinquantenario della morte del filosofo francese: la prima, in giugno, all'Università di Paris 1 per introdurre il seminario di studi Aspects de la politique positive, la seconda, in ottobre, alla Sorbona per partecipare con una sua relazione al convegno conclusivo delle celebrazioni.
Dell'attività scientifica di Claudio De Boni fanno infine parte molti contributi su singole figure di pensatori politici, all'interno per lo più di diramazioni dagli interessi principali di ricerca (utopismo, positivismo politico, teorie rivoluzionarie, stato sociale). Fra le personalità oggetto di tali ricerche, molte sono italiane (Ristori, Mazzini, Pisacane, Mazzoni, Garibaldi), ma non mancano riferimenti a pensatori europei come Bentham, Godwin, Blanc, Proudhon.
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