Giuseppe Antonio Camerino
già titolare di borsa di studio prima, e poi di contratto di addestramento didattico e scientifico fino all’a.a. 1973-’74, e poi ancora assistente ordinario fino all’a.a. 1979-’80 e professore associato presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Facoltà di Magistero, fino all’a.a. 1985-’86, il prof. Camerino ha partecipato per la prima volta al concorso nazionale per professore universitario di prima fascia (ordinario) bandito con D. M. nell’anno 1984, risultando vincitore con giudizio unanime della commissione. Professore ordinario di Letteratura italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi del Salento, avendo volontariamente anticipato nel 2010 il suo pensionamento, è stato, dal Consiglio di facoltà del 21 gennaio 2011 proposta la sua nomina a professore emerito di letteratura italiana, nomina conferitagli poi con lettera ufficiale dal Ministero dell’Università e della ricerca scientifica.
Relatore in innumerevoli convegni internazionali, in Italia e all’estero (tra cui Vienna, Odense, Lovanio, Varsavia, Szeged, Los Angeles, Londra), è stato invitato a tenere conferenze e corsi di lezioni presso numerose sedi italiane ed estere, tra cui dodici lezioni seminariali nelle università australiane di Wollongong, Sydney e Melbourne (1995) e ulteriori lezioni in quelle americane di Columbus e Chapel Hill (2006). Per due volte, nel 1992 e nel 1997, è stato Gastprofessor presso l’Università di Heidelberg (Germania), ricevendo un importante attestato di riconoscimento. Nel 2001-2002 è stato nominato Visiting Professor presso il Department of Modern Languages dell’Università di Hull da una commissione scientifica del Leverhulme Trust, massimo organo competente per la ricerca scientifica in Gran Bretagna, che periodicamente riserva, a quindici studiosi europei non inglesi, di qualsivoglia disciplina, un invito di insegnamento come professore ospite per ognuna di 15 università di volta in volta prescelte.Dal “Committee for honorary appointments” della stessa università ha ricevuto anche la nomina a professore onorario per il triennio 2001-2004.
Già collaboratore esterno dell’Enciclopedia Italiana Treccani e consigliere del Centro Nazionale di studi alfieriani dal 1992 al 2001, e membro (poi dimissionario) del comitato scientifico per le celebrazioni alfieriane (1999-2003), il prof. Camerino è condirettore di “Aghios. Quaderni di studi sveviani”. È pure membro dell’Advisory board di “Annali di Italianistica”, rivista scientifica americana dedicata alla letteratura italiana. Dal 2004 al 2006 è stato coordinatore nazionale di un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) finanziato dal Ministero della Ricerca e dell’Università. È presidente della commissione scientifica per l’Edizione nazionale delle opere di Italo Svevo promossa dal Ministero dei Beni Culturali e Librari. È altresì socio nazionale dell’Accademia dell’Arcadia, del Centro italo-tedesco di Villa Vigoni, dell’Accademia pascoliana di San Mauro e dell’Accademia pugliese delle scienze e ha fatto parte per un triennio del direttivo dell’Associazione internazionale per gli studi di lingua e letteratura italiana (AISLLI). Inoltre, il prof. Camerino ha ottenuto alcuni premi per la saggistica letteraria: tra cui il “Val di Comino” (1997) e il “Corrado Alvaro” (2008).
Ha prodotto otto studî sul rapporto invenzione-dottrina in Dante, nonché saggi sparsi su Petrarca, sull’ultimo Tasso (uno studio filologico), sul Foscolo prosatore, sulla metrica e sul linguaggio del primo Pascoli, su importanti aspetti dello stile di d’Annunzio e su molti altri argomenti: tutti lavori destinati a essere raccolti in volume in tempi più o meno prossimi.
Ha concentrato più continuativamente i suoi studî sul Settecento letterario italiano (Gravina e le teorie drammatiche del primo Settecento, Gian Lodovico Bianconi, Parini, Monti, Bertola, Pindemonte), sulle varianti dell’ Ortis di Foscolo, sul “Conciliatore” e la cultura letteraria tedesca (vol. Dall’età dell’Arcadia al “Conciliatore”). Inoltre ha condotto lunghissime ricerche sull’Alfieri tragico (metrica, varianti, stile, rapporto con i classici, topoi: vol. Alfieri e il linguaggio della tragedia, 2^ ed. ampliata), sui processi stilistici e semantici dell’invenzione poetica in Leopardi (volume Lo scrittoio di Leopardi), su una ricostruzione storico-critica organica e sistematica della letteratura italiana nell’età romantica (vol. Profilo critico del romanticismo italiano), sulla tematica ebraica nella narrativa di Svevo, visto come grande interprete della letteratura della frontiera mitteleuropea, soprattutto austroungarica (vedi: I. Svevo e la crisi della Mitteleuropa), sulla presenza di Nietzsche in Slataper, Campana e Saba (vol. Poesia senza frontiere), su Michelstaedter, diviso tra i teorici viennesi della Sprachkritik, cioè della critica del linguaggio maturata nella irripetibile esperienza culturale della Vienna absburgica, e Schopenhauer (vol. La Persuasione e i simboli).
Ha pubblicato lettere e frammenti inediti di Manzoni, Pellico, Carducci, Svevo, d’Annunzio, Slataper, Cardarelli e Montale.
Molti suoi lavori sono apparsi, alcuni in traduzione, in importanti pubblicazioni in Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Ungheria e Stati Uniti.
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