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Matteo Nucci

Matteo Nucci ha esordito nel 2009 con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie), romanzo che deve il titolo a un detto greco antico citato più volte nei dialoghi di Platone. Il libro ha avuto un buon successo di critica[1] ed è entrato nella cinquina dei finalisti al Premio Strega 2010. Nel 2011 è uscito Il toro non sbaglia mai (Ponte alle Grazie), un romanzo-saggio che racconta, sulla scorta di grandi interpreti – da Hemingway a Bataille, da García Lorca a Michel Leiris –, il mondo della tauromachia moderna: la corrida. Al mondo antico Nucci ha dedicato i suoi studi, lavorando principalmente su Platone e le origini del pensiero. Oltre ai saggi pubblicati su riviste specialistiche, una sua edizione del Simposio di Platone è uscita per Einaudi nel 2009. Nel 2013 sempre Einaudi ha dato alle stampe Le lacrime degli eroi, un saggio romanzato che, ripercorrendo la storia del pianto nel mondo omerico, racconta l'evoluzione della civiltà greca dal mondo arcaico a quello classico, intrecciandola con ciò che di quella civiltà è rimasto nel mondo greco di oggi, da poeti come Konstantinos Kavafis e Giorgos Seferis a registi come Michael Cacoyannis. Quanto ai racconti con cui Nucci aveva cominciato a pubblicare fin dal 2005, ne sono apparsi sulle principali riviste letterarie (soprattutto su Il Caffè illustrato e Nuovi Argomenti), mentre i reportages, gli articoli di cultura e di società escono regolarmente su Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica e Il Messaggero e sono ripubblicati in rete da minima & moralia e Nuovi Argomenti.
Eventi
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