La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere, Plutarco
La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere, Plutarco
Alessandro Fo
Alessandro Fo è professore ordinario di Letteratura Latina presso l’Università di Siena, e ha a lungo privilegiato lo studio della tarda latinità: ha curato l’edizione tradotta, con introduzione e commento, di Rutilio Namaziano, Il ritorno (Torino, Einaudi, 1994); ha collaborato con traduzioni e schede alla Antologia della poesia latina (Milano, Mondadori, 1993), e ha contribuito con varie voci al manuale di letteratura latina diretto da Maurizio Bettini (Firenze, La Nuova Italia, 1995). Inoltre: Virgilio, Purché ci resti Mantova, Le Bucoliche I e IX tradotte e divagate insieme a Giorgio Bernardi Perini per le Edizioni degli Amici (Sargiano 2002); la traduzione con studio introduttivo e note delle Metamorfosi di Apuleio (Milano, Frassinelli, 2003; rist. aggiornata Torino, Einaudi 2010); una nuova traduzione, in esametri ‘barbari’ dell’Eneide di Virgilio, con studio introduttivo, nella «Nuova Universale Einaudi» (Torino 2012; note di Filomena Giannotti). Si occupa anche di fortuna dei classici nella modernità e di Letteratura italiana contemporanea (ha curato varie opere di Angelo Maria Ripellino, fra cui — insieme a Federico Lenzi, Antonio Pane e Claudio Vela — l’integrale delle poesie uscita in due volumi, rispettivamente presso Aragno e Einaudi, nel 2006 e 2007). Ha pubblicato il saggio Il cieco e la luna. Un’idea della poesia (Sargiano, Edizioni degli Amici, 2003). È anche poeta, autore teatrale e saggista. Nel 1995 ha vinto il Premio Dessì e il Premio Nazionale Letterario Pisa; nel 2004 il Premio Achille Marazza; nel 2013 il Premio Gregor von Rezzori per la miglior traduzione in italiano dell’Eneide di Publio Virgilio Marone. Questi i suoi libri di versi: Otto febbraio (Scheiwiller 1995); Giorni di scuola (Città di Castello, Edimond 2001); Piccole poesie per banconote (Firenze Polistampa 2002); Corpuscolo (Einaudi 2004); Vecchi filmati (Manni 2006).