Nato il 22 ottobre 1946 a Pandino (provincia e diocesi di Cremona), monsignor Francesco Follo è stato ordinato nel 1970, e fu nominato viceparroco di San Marco Evangelista-Casirate d’Adda nel periodo 1970-1976. Ha conseguito il baccellerato in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia del Nord nel 1972, una licenza in Filosofia presso la Facoltà Aloisianum dei gesuiti di Gallarate (VA) nel 1979 e un dottorato di ricerca in Filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana, nel 1984. Dal 1976 al 1984 monsignor Follo ha collaborato stabilmente alla rivista «Letture» del Centro San Fedele dei gesuiti a Milano. Allo stesso tempo è stato assistente spirituale degli studenti universitari a Milano, in particolare gli studenti del Politecnico di Milano, dell’Accademia di Belle Arti di Brera e del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano (1976–1983). Nel 1978 diventa membro dell’Ordine dei Giornalisti—Consiglio nazionale. Dal 1978 al 1983 è professore di Antropologia culturale e Filosofia della Cultura presso l’Ente Superiore Assistenti Educatori (ESEA) di Milano. Nel 1982 è stato nominato vicedirettore del settimanale «La Vita Cattolica». Dal 1984 al 2002 ha lavorato per la Segreteria di Stato della Santa Sede nella Città del Vaticano. Durante questo periodo, è stato anche membro del Comitato per il coordinamento della Pontificia Università Lateranense (1987-2002) ed è stato professore di Storia della filosofia greca presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma (1988-1989). Monsignor Francesco Follo è stato nominato Osservatore permanente della Santa Sede presso l’UNESCO e l’Unione Latina, e come delegato ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) l’11 maggio 2002. Il suo lavoro presso l’UNESCO è spiegato in uno dei suoi libri: La Paix en question, Paris 2011. È autore anche di: Mission et Cultures, Paris 2015; Meditiamo con Madre Teresa e Meditiamo con Papa Giovanni Paolo II, editi dai Paolini; hai inoltre curato la pubblicazione degli atti di vari colloqui da lui organizzati all’UNESCO.