Mario Seita, nato a san Maurizio Canavese (TO) il 13 marzo 1954, è ricercatore confermato in Lingua e letteratura latina presso l’ateneo torinese. Nella sua attività didattica ha tenuto corsi, seminari e laboratori sia di lingua sia di letteratura latina, con particolare riguardo alle commedie di Plauto, all’Eneide virgiliana e alle tragedie di Seneca. Come studioso si è occupato di autori latini, soprattutto in rapporto con il contesto storico e sociale in cui vivevano. Nella sua produzione scientifica non mancano contributi riguardanti la fortuna di temi e figure del mondo antico nella cultura moderna. Fa parte del comitato scientifico di «Serclus», rivista del Centro di Documentazione della Tradizione Orale di Piazza al Serchio (Lucca). Principali pubblicazioni: Lettura del Moretum di Pascoli, in «Paideia», 1986, pp. 179-194; Lettura della prefazione di Tito Livio, in «Paideia», 1996, pp. 3-22; Le fonti antiche del Caligula di Camus, in «Il Castello di Elsinore», 1998, 31, pp. 55-85; Una tragedia senza palcoscenico: Tarquinio il Superbo e i suoi familiari secondo Tito Livio, in «Bollettino di Studi Latini», 2000, pp. 485-513; Tra Clio e Melpomene. Lettura dell’Octavia (Alessandria 2001); La vita è sogno? Lettura della Rudens di Plauto (Alessandria 2005); Aspetti minori della fortuna di Plauto, in «Quaderni del Dipartimento “Augusto Rostagni” dell’Università di Torino», 2007, pp. 65-77; La rivincita di Alcmena e Anfitrione: il racconto Avatar di Théophile Gautier, in Studi offerti ad Alessandro Perutelli, Roma 2008, vol. II, pp. 483-492; Cupa grandezza e mesto declino: il mezzano Ballione nello Pseudolus di Plauto, in «Serclus», 2011, pp. 79-103.