Diego De Nardi si laurea presso l’Università Iuav di Venezia. Svolge l’attività professionale a Treviso, iscritto all’Ordine degli Architetti di Treviso dal 12-02-1998. L’attività progettuale (D-STUDIO dal 1996; PREFARCH dal 2016) si riversa nell’attività accademica presso l’ateneo Iuav (Progettazione Architettonica, Conservazione-Costruzione: lezioni, seminari e workshop nei corsi del prof. Angelo Villa; correlatore di oltre 30 tesi di laurea) e nell’attività culturale (pubblicazioni di volumi; saggi su riviste internazionali di architettura, «Modo», «Materia», «Costruire», «Recupero e Conservazione», «AAA», ecc.). La sua attività concerne la progettazione architettonica e urbana. Subito dopo la laurea inizia ad affrontare i temi connessi allo sviluppo-funzionamento di parti di ‘città’, e alla forma-costruzione dell’architettura, all’insegna delle relazioni tra “luogo e figurazione architettonica” e “figurazione architettonica e concezione strutturale”. Progetti e opere pubbliche e private con diversi gruppi di progettazione (S.d.A., de Miranda associati, ST, ARTEA, Saico Ingegneria, MAIN Management, ecc.) a volte segnalati nei concorsi. Svolge attività di consulenza negli appalti di lavori pubblici per società di costruzioni. Si occupa dell’ampliamento del Quartiere Fieristico di Padova (2° classificato), del Centro Esposizioni e Congressi di Varese (4° classificato), della riqualificazione e del progetto della copertura dei mercati generali di Treviso. Parallelamente si occupa del restauro, recupero e valorizzazione di parti di città ed edifici (piani di recupero; recupero di edifici vincolati) a Treviso, Crespano del Grappa, Bovolone, Verona. Si occupa di piani attuativi, affrontando i temi della rigenerazione urbana, della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, dell’espansione urbana e del disegno dei margini (Milano, Padova, Montebelluna, Bovolone, Isola Rizza), applicando i paradigmi dei protocolli nazionali ITACA e APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate). Progetta la riqualificazione insediativa delle aree contermini del centro bellunese di Mel: palazzetto dello sport, parcheggio interrato, spazi per manifestazioni e collegamento meccanizzato con il centro storico (concorso di idee – 5° classificato). Partecipa al progetto di allestimento del Museo archeologico di Tripoli. Sviluppa il tema dell’housing: progetta insediamenti e case prefabbricate in carpenteria leggera per i paesi dell’Africa; case in legno monofamiliari e edilizia sociale. Acquisisce incarichi di ricerca per la progettazione di prototipi per l’housing, realizzati per componenti prefabbricati e costruzione ‘a secco’ tipo S/R (Struttura/Rivestimento) in cemento armato (EME Ursella S.p.a.) e cold-formed steel ovvero profilati d’acciaio sagomati a freddo (Cogi S.p.a). Si occupa di recycling e di restauro del moderno, con progetti di ricerca sviluppati in ambito universitario, e interventi in seminari, tra i quali “Architettura e materiali del Novecento. Casi esemplari di restauro e recupero.” tenuto presso la Sala Convegni dell’Arcidiocesi di Milano il 1 dicembre 2016, avente per oggetto il restauro della Maison du Peuple. Sviluppa tematiche relative alla valorizzazione di beni culturali ecclesiastici, mettendo in connessione le discipline architettoniche (progettazione, restauro, allestimento, ecc.) con quelle impiantistiche (audit/retrofit impiantistico/energetico, illuminazione, ecc.). Primo esito di questa linea tematica di ricerca è il progetto di Retrofit impiantistico del complesso monumentale del Duomo di Treviso e opere complementari, ammesso al Bando di cui alla DGR n. 2048 del 3.11.2014. PAR FSC 2007-2013. Il progetto del Battistero e Scuola del Santissimo a Treviso, è pubblicato su due numeri di «Recupero e Conservazione», Beni culturali ecclesiastici e impianti. L’approccio metodologico adottato alla chiesa di San Giovanni Battista a Treviso - Parte 1 N. 142/2017; Beni culturali ecclesiastici e impianti. Le soluzioni progettuali adottate alla chiesa di San Giovanni Battista a Treviso - Parte 2 N. 143/2017. Sulla stessa linea ha svolto il progetto di restauro del tempietto del Beato Enrico a Treviso, caso-tipo di valorizzazione di un bene culturale ecclesiastico “minore”, (pubblicato su «Recupero e conservazione» n.126/2015). Il caso-tipo è stato oggetto dell’intervento tenuto a Verona il 9 marzo 2017 “Conoscere, conservare, valorizzare il patrimonio religioso culturale” organizzato dall’Istituto superiore di Scienze Religiose “Santa Maria Monte Berico” collegato alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum. Nel 2015 fonda PREFARCH (www.prefarch.it), con lo scopo di promuovere la ricerca e l'applicazione della progettazione per componenti prefabbricati nel settore edilizio, architettura e design, coniugando interoperabilità e processi BIM. Il progetto di ricerca Mod.Ho. (www.modho.it) è selezionato e presentato nel corso di “Re build 2017” (VI Edizione, Riva del Garda, 22 e 23 giugno 2017).