Gianfranco Rosi
Nato ad Asmara, in Eritrea, dove lavorava il padre, dirigente della sezione esteri di una banca di proprietà dell'Iri, vi cresce fino ai dodici anni, quando viene evacuato, nel pieno della guerra nazionale di indipendenza. Vive poi a Roma e Istanbul con la famiglia.
Nel 1985, a 19 anni, mentre frequentava da qualche mese la facoltà di medicina a Pisa,[4] si trasferisce a New York per studiare cinema. Successivamente, si diploma presso la New York University Film School col suo primo mediometraggio, Boatman, prodotto e girato in seguito a un viaggio in India, e presentato con successo a vari festival internazionali (Sundance Film Festival, Festival di Locarno, Toronto International Film Festival, International Documentary Film Festival Amsterdam) e trasmesso poi dalle principali emittenti mondiali (BBC, PBS, WDR, RAI). Dirige poi Afterwords, presentato alla 57ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Nel 2008, il suo primo lungometraggio Below sea level, girato a Slab City in California, vince i premi Orizzonti e Doc/It alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2008. La pellicola si aggiudica anche il premio come miglior documentario al Bellaria Film Festival, i Grand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel del 2009, il premio per il miglior film al One World Film Festival di Praga, il Premio Vittorio De Seta al Bif&st 2009 per il miglior documentario ed è nominato come miglior documentario all'European Film Awards 2009.
Nel 2010 gira il lungometraggio El sicario - Room 164, film-intervista su un sicario messicano. Il film, oggetto di critiche contrastanti, vince il Fripesci Award alla mostra d'arte cinematografica di Venezia 2010 e il premio doc/it come miglior documentario italiano dell'anno. Si aggiudica inoltre il premio come miglior film al DocLisboa 2010 e al Doc Aviv 2011.
Ha diretto Pubblicità Progresso e alcuni cortometraggi. Come freelance, ha collaborato alla supervisione al doppiaggio con Universal, Fox, Paramount e Dreamworks.[7] È stato guest lecturer presso la New York University Film School, il Centro de Capacitación Cinematográfica di Città del Messico e la SUPSI Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di Lugano.
Il suo documentario Sacro GRA vince il Leone d'oro al miglior film alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Il suo successivo docufilm, Fuocoammare, ambientato a Lampedusa, isola-simbolo dei migranti, partecipa come unico film italiano in gara alla LVI Berlinale 2016, vincendo l'Orso d'oro.[15][16]. Il 26 settembre 2016 il film è stato scelto come film rappresentante l'Italia per l'Oscar al miglior film straniero 2017. Dopo non esser stato selezionato per la shortlist finale, viene candidato all'Oscar al miglior documentario.
Dalla ex moglie, Anna, ha avuto una figlia all'inizio degli anni 2000.
beautifulminds marchio di Adiuvare S.r.l. Partita IVA 15662501004
Copyright © 2021. All Rights Reserved.
Copyright © 2021. All Rights Reserved.