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Giuseppe Fidelibus

Il Dott. Giuseppe Fidelibus ha conseguito il diploma di laurea in Filosofia nel marzo 1982 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università “G. D'Annunzio» di Chieti, discutendo una tesi di laurea dal titolo Realismo critico e critica della conoscenza nella filosofia di Jacques Maritain. Nel 1984 ne pubblica un’ampia sintesi sulle pagine della rivista «Sapienza», nonché una recensione, sul quotidiano «L'Osservatore Romano», al testo di V. Possenti Giorgio La Pira e il pensiero di S. Tommaso. Nel frattempo segue i convegni per Ricercatori indetti a Padova dal Centro Studi Filosofici di Gallarate. Nel 1990 recensisce il saggio di U. Galeazzi L'etica filosofica in Tommaso d'Aquino. Nel gennaio del medesimo anno entra a svolgere il ruolo di Funzionario Tecnico di VIII qualifica dell'area tecnico-scientifica presso l'Istituto di Filosofia (ora riassorbito dal Dipartimento di Filosofia, Scienze Umane e Scienze dell'Educazio-ne) dell'Università “G. D'Annunzio” di Chieti ove trovasi, a tuttoggi, in servizio. Nel 1991 scrive e pubblica, sulla rivista «Sapienza», uno studio dal titolo: Quale liberazione per l'uomo dopo il marxismo?. Nel 1992, oltre alla recensione alla traduzione italiana del saggio di E. Levinas, Fuori dal soggetto, presenta una comunicazione scientifica sulle ascendenze agostiniane nei passi iniziali della Summa contra Gentiles di S.Tommaso (Senso religioso e posizione esistenziale della ragione di fronte all'evento cristiano), comunicazione tenuta al IV Seminario Internazionale del Centro Studi Agostiniani di Perugia e pubblicata, poi, negli Atti dall'Istituto Patristico “Augustinianum”, Roma 1993. Si può far risalire a questo periodo l’incontro con l’avventura umana e speculativa del santo d’Ippona. Dopo la recensione al volume di M. Nardi, Pensare nella verità. L'itinerario della ragione dialettica in Th. W. Adorno (1993), nel gennaio 1995, pubblica un saggio, scritto in collaborazione con G.Ricciardi, dal titolo Persona e politica. Recenti prospet-tive nella filosofia francese (Ed. Mierma, Camerino); a questo saggio contribuisce, in particolare, con due approfondimenti sul pensiero di J. Maritain e su quello di P. Ricoeur a riguardo del tema in questione. La pubblicazione del saggio è il risultato di un progetto che lo vede, altresì, entrare a far parte del gruppo di ricerca del Prof. Ricciardi (Filosofia Teoretica,1994), gruppo nel quale è tuttora inserito. Nel marzo 1996 realizza, insieme a G. Ricciardi, un secondo progetto di ricerca con una pubblicazione dal titolo Persona e società. Forme e problematiche di un rapporto (Ed. Mierma, Camerino); al volume contribuisce con una sezione dedicata alla disamina teoretica del problema nel contesto del De civitate Dei di Sant’Agostino. Con tale contributo ha inizio il suo particolare interessamento al pensiero filosofico dell’Ipponate ed agli studi critici sul pensiero agostiniano con particolare riferimento al De civitate Dei. Nel 1997 contribuisce alla pubblicazione del volume miscellaneo Gaetano Capone Braga. Riflessioni su una filosofia (Centro di Servizi Culturali della regione Abruzzo) per gli Annali monografici della Regione Abruzzo, con un saggio su La concezione agostiniana della libertà nella ricostruzione di Gaetano Capone Braga. Nel corso dell’anno accademico 1997-’98 collabora con l’allora Direttore del Dipartimento, Prof. Piergiorgio Grassi, all’organizzazione di un calendario di iniziative culturali, per conto del Dipartimento, occupandosi maggiormente del raccordo tra scuole ed università. Nel 1998 pubblica, come curatore, il saggio miscellaneo Agostino non è (il) male (Ed. De Luca, Chieti). Il volume è corredato di contributi provenienti da diversi studiosi afferenti al Dipartimento di Filosofia, Scienze Umane e Scienze dell’Educazione dell’Ateneo “G. D’Annunzio”. Tra il 1996 e il 2000 presta attività di supporto didattico-seminariale presso la Cattedra di Filosofia Teoretica (Prof. G. Ricciardi) con letture di classici quali La metafisica di Aristotele e il De civitate Dei di Sant’Agostino inseriti nei relativi programmi accademici. Lo studio di questo testo classico del santo d’Ippona lo induce ad approfondirne la conoscenza filosofica: nell’anno accademico 1998-’99 frequenta le lezioni di Introduzione allo studio di S. Agostino tenute dal Prof. N. Cipriani presso l’Istituto Patristico “Augustinianum” di Roma. Nel corso dell’anno 2000 la Rivista “Augustinianum” (Rivista internazionale ufficiale dell’omonimo Istituto Patristico di Roma) pubblica un suo articolo intitolato Grazia e storicità nel disegno del De civitate Dei: un percorso di ragione. Una versione riveduta ed approfondita in lingua inglese del medesimo viene, inoltre, pubblicata dalla Rivista «Metalogicon» (Rivista internazionale di logica pura e applicata, di linguistica e di filosofia). Nel luglio 2000 viene chiamato a tenere una relazione ufficiale dal titolo “Ut sit Deus omnia in omnibus”: il pensiero della Civitas Dei, nell’ambito del Congresso Internazionale di Teologia Agostiniana sul tema: Ecclesia Peregrina (Cascia 3-7 luglio 2000). La sua esperienza scientifica si concentra, a questo punto, su un più complesso progetto di ricerca che culminerà nella pubblicazione di una monografia, di carattere più strettamente filosofico, dal titolo: Ragione, religione, città. Una rilettura filosofica del libro VIII del De civitate Dei di Sant’Agostino (Teramo, 2002). Dal 31 dicembre del 2004 svolge attività di ricerca, in qualità di Ricercatore Confermato nel settore M-Fil-01 (Filosofia Teoretica), presso la Facoltà di Scienze della Formazione (Dipartimento di Filosofia, Scienze Umane e Scienze dell’Educazione) dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti. In tale ruolo – nell’A.A.. 2005-2006 – assume l’incarico didattico, nel Corso di Laurea di Filosofia, per l’insegnamento de “I Classici della Filosofia”; a seguire, negli anni successivi fino ad oggi, gli viene affidato l’insegnamento di “Istituzioni di Filosofia 1” nell’ambito del medesimo Corso di Laurea. Nel 2006 partecipa ad un team di ricerca di studiosi italiani di fama internazionale per un lavoro integrato sul tema del “mistero” nella cultura tardoantica. Nella pubblicazione che ne scaturisce (Il volto del mistero. Mistero e rivelazione nella cultura religiosa tardoantica) trova spazio un suo ampio saggio dal titolo Mysterium nel De civitate Dei di Agostino: rilevanze filosofiche dalla polemica contra paganos, in : Il volto del mistero. Mistero e rivelazione nella cultura tardoantica, a cura di A.M. Mazzanti, Castel Bolognese 2006, pp. 237-283. Svolge, infine, attività d’impegno culturale con relazioni e lezioni in convegni pubblici d’interesse generale e scientifici, a livello locale, nazionale e internazionale.
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venerdì 31 ottobre 2014 - domenica, 9 novembre 2014 |
Sala Caraciotti
Storia di un’anima carnale a cent’anni dalla morte di Péguy
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