Nicola Bux, sacerdote e docente della diocesi di Bari, romano per studi teologici ed orientalistici, gerosolimitano per quelli sulle liturgie cristiane, ha dedicato vari libri alla liturgia, ecclesiologia ed ecumenismo tradotti nelle principali lingue europee. Già consultore in Vaticano nella congregazione per la dottrina della fede e nell’ufficio delle celebrazioni pontificie,lo è tuttora in quelle dei santi e del culto divino. È stato chiamato da Giovanni Paolo II a preparare il sinodo sull’eucaristia del 2005 e, da Benedetto XVI, a parteciparvi come perito; come pure al sinodo sul Medio Oriente del 2010. Amico di Joseph Ratzinger, che ha presentato nel 1997 Il quinto sigillo, Libreria Editrice Vaticana, ha collaborato alla riforma postconciliare della liturgia, musica e arte sacra nella sua diocesi e in regione, col liturgista benedettino l’arcivescovo Magrassi e con don Giussani in Comunione e Liberazione. Ha seguito questioni ecclesiali rilevanti, costituendo la “scuola”Ecclesia Mater con David Jaeger e il compianto Adriano Garuti, capo ufficio dottrinale per oltre vent’anni dell’allora prefetto della fede, card.Ratzinger; di questi condivide l’idea che la riforma della liturgia sia un restauro paziente, e che la crisi della Chiesa sia dovuta in gran parte al crollo della liturgia, da cui si esce attuando il Motu proprio Summorum Pontificum. Opere recenti: La riforma di Benedetto XVI. La liturgia tra innovazione e tradizione, Piemme, II ed.2009; Come andare a messa e non perdere la fede, Piemme 2010; Gesù il Salvatore. Luoghi e tempi della sua venuta nella storia, Cantagalli, II ed.2010; Con i sacramenti non si scherza, Cantagalli, Siena 2016.