Giorgio Penzo, nato a Chioggia il 5 gennaio 1925, ha studiato nelle Università di Roma, Innsbruck, Venezia e Padova, Filosofia, Filologia germanica e Pedagogia, laureandosi in Filosofia nell’Università di Innsbruck e successivamente in Pedagogia nell’Università di Padova, dove ha conseguito il diploma di perfezionamento in Filosofia. Dopo aver vinto un concorso di assistente di ruolo in Filosofia teoretica nell’Università di Perugia, ha conseguito la libera docenza in Storia della filosofia (1969) e ha vinto il concorso a cattedra della stessa materia (1976). Come professore ordinario ha insegnato ininterrottamente, fino ad oggi, Storia della filosofia nella Facoltà di Magistero della Università di Padova. Inoltre ha avuto incarichi di insegnamento di Filosofia medioevale e di Filosofia contemporanea, e tuttora ricopre un incarico di Ermeneutica filosofica e insegna in un Corso di perfezionamento di Metodologia didattica. Ha diretto dal 1981 al 1991 un corso “Existenzdenken” nell’Inter-University Centre di Dubrovnik. È stato invitato per conferenze e come visiting professor in Germania, Francia e Giappone. Dirige una ricerca CNR su “Filosofia dell'esistenza e teologia dell’esistenza”.
OPERE
L’unità del pensiero in M. Heidegger. Una ontologia estetica, Gregoriana, Padova, 1965; Nietzsche nell'interpretazione heideggeriana, Patron, Bologna, 1965; Pensare heideggeriano e problematica teologica. Sviluppo della teologia radicale in Germania, Queriniana, Brescia, 1970; Max Stirner. La rivolta esistenziale, Marietti, Genova, 1971; Dialettica e fede in Karl Jaspers, Patron, Bologna, 1972; Friedrich Nietzsche. Il divino come polarità, Patron, Bologna, 1975; Il nichilismo da Nietzsche e Sartre, Città Nuova, Roma, 1976; Friedrich Gogarten. Il problema di Dio tra storicismo ed esistenzialismo, Città Nuova, Roma, 1981; Il comprendere in K. Jaspers o il problema dell’ermeneutica, Armando, Roma, 1985; Jaspers. Esistenza e trascendenza, Studium, Roma, 1985; Il superamento di Zarathustra. Nietzsche e il nazionalsocialismo, Armando, Roma, 1987 (trad. tedesca: Der mythos von Übermenschen. Nietzsche und der Nazionalsozialism, Peter Lang, Frankfurt-Bern-New York, 1992; Invito al pensiero di Nietzsche, Mursia, Milano, 1990); Meister Eckart. Una mistica della ragione, Messaggero, Padova, 1992; La “Metafisica” di Jaspers e l'ermeneutica scientifico-filosofica in rapporto al problema della libertà, Paravia, Torino, 1992; Nietzsche allo specchio, Laterza, Roma-Bari, 1993; Invito al pensiero di Stirner, Mursia, Milano, 1996. Ha curato di Max Stirner, L’unico e la sua proprietà, Patron, Bologna, l982 e Scritti minori, Patron, Bologna, 1985.
PENSIERO
Gli interessi di Giorgio Penzo spaziano su tutto l'arco del “nihilismo europeo”, partendo da una ricognizione dei cammini di pensiero di Heidegger e di Jaspers, e dal confronto con Nietzsche, che ne ha fatto la più acuta diagnosi, per arrivare all'altro estremo dell'anarchismo individualistico di Max Stirner, di cui ha curato una nuova edizione delle opere. Il problema del nichilismo si inserisce però, secondo Giorgio Penzo, nel più vasto problema del nulla, tematizzato, in modo diverso rispetto alla metafisica tradizionale, specialmente tomistica, nella Theologie deutsch e che sboccherà nell'annuncio dell’inno luterano Gott ist tot, posto dalla “teologia della morte di Dio” al centro della sua riflessione.