Graziella Tonfoni premiata Minerva Donna nella Ricerca e nella Cultura, nel 1984 a Roma. È stata advanced information systems research specialist e protagonista e testimonial di storia del pensiero linguistico computazionale moderno e contemporaneo, attiva da più di un trentennio nel settore dell’alta precisione, come ingegnere del linguaggio. Umanista internazionalmente nota, e accreditata, è l’autrice di numerosi modelli comunicativi, teorie e metodologie per la educazione alla gestione della multimedialità consapevole. E’ stata docente invitata presso le più prestigiose sedi internazionali e nazionali a presentare modelli cognitivi, che illustra mediante esempi concreti, risolvendo problemi specifici, che le vengono assegnati, nel suo costante bilinguismo: ha segnalato le potenzialità, ma anche i grandi rischi della interconnessione incontrollata. Esistono solo biografie parziali delle sue attività di ricerca e per catalogare le sue numerosissime opere, si è reso necessario introdurre la voce specifica di Letteratura Computazionale, come appare definita nella versione aggiornata della Enciclopedia Filosofica Bompiani. Dal 2006, ha affiancato al suo impegno specifico, al servizio della scienza del linguaggio, della storia del pensiero computazionale, della gestione della ricerca interdisciplinare, dell’informazione tecnica, una narrativa italiana complessa e composita, intesa promuovere una divulgazione corretta, costruendo un percorso di aggiornamento ai docenti digitale e cartaceo assai articolato. Ha svolto attività di didattica accademica avanzata in sedi di massimo prestigio, ufficialmente invitata. I suoi impegni letterari italiani si sono alternati in piena compatibilità, alla sua continuativa produzione scientifica innovativa, che ha realizzato in lingua italiana e in lingua inglese. Laureata cum laude nel 1980 e Ricercatrice dal 1983 al 2015 presso Alma Mater Studiorum Università di Bologna, già docente e fondatrice dei contenuti del corso di Linguistica Computazionale, il suo impegno prioritario è stato sempre quello della testimonianza scientifica, al servizio di un immaginario collettivo rispettoso delle varianti locali.
