Marilisa Cuccia è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova. È vicepresidente dell’Istituto per la valorizzazione della abbazie storiche toscane, presidente dell’associazione culturale AbbaziadiSpineto incontri e studi e fa parte del coordinamento organizzativo del premio internazionale di ecologia umana “Il cielo e la terra dell’Abbazia di Spineto” (con il supporto di Aboca S.p.A.). Ha vissuto a Padova fino al 1989, sposata a ventuno anni, ha avuto due figli: Stefano e Andrea; dopo la separazione da mio marito ho avuto accanto per oltre quarant’anni, fino alla sua scomparsa un grande compagno di vita, con il quale ho diviso viaggi, sogni, progetti e attività. Negli anni ’70/’80, i magnifici anni del design italiano, ha frequentato intensamente Milano incontrando i più importanti protagonisti dell’architettura, del design e della stampa dell’epoca; svolgeva allora un’intensa attività di decorazione d’interni e gestiva uno showroom con oggetti e arredi di design che la portava a fare un’importante ricerca nei paesi del Nord Europa; da lì importava oggetti d’arredo che oggi sono considerati storici. Nel marzo dell’’89 la scoperta casuale, nella campagna senese, del l’Abbazia di Spineto (sec. XI) che era in stato di abbandono, ma immersa in un paesaggio magico; è stata restaurata e recuperata con grande passione creando un luogo di condivisione con un centro dedicato a un’attività eclettica di incontri per studio e per lavoro. Quella visione ha portato fin dai primi giorni a lavorare al Progetto Campus, per ottenere uno spazio operativo che da trent’anni è condiviso con scienziati, manager, artisti di molte discipline, educatori e discepoli; un susseguirsi di attività che hanno contribuito continuamente a preservare, e semmai accrescere, l’energia del luogo.
