Carmine Christian Ruocco nasce ad Avellino il 1989, a meno di due mesi da un cambiamento epocale per il mondo contemporaneo (cade il muro di Berlino, NdR).
La corrispondenza tra eventi fu notata dal padre che, alle prese con flipper e arcade, lo inizia al videogioco, con un omino saltellante sul vecchio Atari VCS, così da spingerlo sulla strada dei più grandi eroi moderni.
Del resto nel 2013, anno della laurea triennale in Scienze Politiche, si apre il caso Snowden, mentre nel 2016, la sua tesi sperimentale in Storia delle relazioni internazionali all’Università di Pisa ha un impatto tale che poco dopo la Brexit segna la necessità di un ripensamento più generale dell’U.E.
Oggi, dopo aver giocato tutto lo scibile umano, non è ancora stanco di saltare e, dopo aver terminato un Dottorato dell’Università di Teramo sulla Realtà Virtuale applicata allo studio delle Corti provinciali del Regno di Napoli, è impegnato nella divulgazione dell’importanza del videogioco per la Storia, anche tramite la creazione di un boardgame sull’Imperialismo europeo del secolo scorso e le connesse migrazioni contemporanee.
