Enzo Scotti
Dopo una lunga carriera ai vertici della DC e come ministro in diversi governi fino al 1992, nel 2010 diventa Presidente di Noi Sud-Libertà e Autonomia. Nel 1955, si laurea cum laude all’Università di Roma La Sapienza con una tesi su Economia dello Sviluppo e Regioni Arretrate. Dal 1954 al 1958 è stato responsabile del Centro di Ricerca della CISL, occupandosi delle politiche di sviluppo in Italia e in particolare nel Mezzogiorno. Nel 1968 viene eletto deputato per la DC entrando a far parte della Commissione Finanze. Ripetutamente rieletto nel Collegio di Napoli-Caserta, nel 1979 raggiunge il massimo delle preferenze con 219.000 voti.
Nel 1976 è sottosegretario al Bilancio. Dal 1978 al 1992 ricopre la carica di ministro in diversi dicasteri: Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale (1978-1979, 1979-1980, 1982-1983), Ministro dei Beni e delle Attività Culturali (1981-1982), Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile (1983-1984), Ministro dell’Interno (1990-1992), Ministro degli Esteri (1992-1992).
Nel 1983 concluse il primo accordo fra sindacati, Governo e Confindustria, che divenne noto come “Accordo Scotti”. Nel 1984è stato eletto sindaco di Napoli. Nel 1989 è capogruppo DC alla Camera.
Nel 1991, da Ministro degli Interni, con il decreto-legge 345/91, istituisce la Direzione Investigativa Antimafia. Nel periodo del suo Dicastero sono state promulgate le leggi più importanti che hanno permesso alle forze dell’ordine ed ai magistrati di agire contro l’organizzazione mafiosa. L’8 novembre 2011 rassegna le dimissioni da Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri.
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