Aimaro Oreglia D’Isola
Nato nel 1928 a Torino, Aimaro Oreglia d’Isola si laurea in Architettura con Carlo Mollino nel capoluogo piemontese e prosegue la sua carriera al Politecnico torinese come Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Progettazione Urbana.
Nel 1950 crea uno studio con Roberto Gabetti. Nei tardi anni cinquanta contano tra gli esponenti maggiori del movimento Neoliberty. Tra le loro opere, realizzate soprattutto nello spazio del Piemonte (ma note a livello internazionale), la Casa Paravia (Piazza Statuto, Torino), la Borsa Valori(sempre a Torino), il Palazzo di Giustizia ad Alba, complessi residenziali, progetti urbanistici e ristrutturazioni artistiche; si sono occupati anche di architettura religiosa, con particolari concezioni di ricerca.
Professore Emerito del Politecnico di Torino, è Accademico Nazionale dell’Accademia di San Luca a Roma.
Dopo la morte del Gabetti nel 2000, Aimaro Isola continua il suo lavoro di progettista fondando lo studio Isolarchitetti con il figlio Saverio Oreglia d’Isola (nato a Torino il 27 ottobre 1972).
I progetti più importanti insieme a Roberto Gabetti sono la Borsa Valori e Bottega d’Erasmo a Torino; residenza Olivetti a Ivrea; Società Ippica Torinese; il Museo di Antichità a Torino; Palazzo di Giustizia ad Alba; Monastero delle Carmelitane a Quart; Quinto Palazzo Uffici SNAM a San Donato Milanese;Centro assistenza Iveco a Torino. I restauri più importanti con Isalarchitetti invece sono: la ristrutturazione dell’ex-Cinema Vittoria a Torino; il restauro della Palazzina di Caccia di Stupinigi; la nuova Sede degli Uffici Giudiziari di Bergamo; la nuova sistemazione di Piazza Duomo e Piazza Orsini a Benevento; il Centro Direzionale IBM a Segrate (MI); il Parco Ottavi a Reggio Emilia; l’Isolato Santo Stefano e Parco Archeologico a Torino; la Chiesa parrocchiale Santa Famiglia a Palmi e il Centro parrocchiale Santa Maria in Zivido a San Giuliano Milanese; l’Ufficio Giudiziari a Bergamo; il piano particolareggiato nuovo quartiere urbano area Parco degli Ottavi a Reggio Emilia; i nuovi porti di Varazze e di Marina di Pisa; la progettazione di residenze, uffici e negozi nel centro storico di Carpi; la riqualificazione del Porto Mediceo di Livorno; il coordinamento progettuale per la valorizzazione della Porta Palatina e la realizzazione del Parco Archeologico di Torino; il Piano Particolareggiato per la trasformazione dell’area ex-Sipe Nobel a Spilamberto (MO); e la riqualificazione dell’isolato San Michele nel centro storico di Alghero; il Centro del Design a Torino Mirafiori; il Nuovo Museo Egizio di Torino.
Tra i premi, con Roberto Gabetti riceve il Premio Antonio Feltrinelli dall’Accademia Nazionale dei Lincei (1988), il Premio Internazionale “Architetture di pietra” (1991), il Premio Speciale Luigi Cosenza della Giuria Targa d’Argento per la migliore architettura realizzata in Italia nel biennio 96/97 (1998; per il Museo di Antichità di Torino), nel 1998 riceve il Premio Speciale Luigi Cosenza della Giuria Targa d’Argento per la migliore architettura realizzata in Italia nel biennio 96/97, per il Museo di Antichità di Torino; nel 2002 riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia d’argento di Benemerito della Cultura Italiana e nel 2006 il Premio Nazionale Ance-IN/ARCH alla Carriera. Nel 2006 il Premio Nazionale Ance-IN/ARCH alla Carriera; nel 2006 il “Premio Sostenibilità BIOECOLAB, categoria Urbanistica, per il progetto di riqualificazione dell’area di “Parco Ottavi” a Reggio Emilia.
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