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Fabio Minazzi

Fabio Minazzi è nato l’8 novembre 1955 a Varese ha svolto studi regolari in Italia, conseguendo a Varese la licenza liceale con il massimo dei voti e si è laureato in Filosofia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, studiando e formandosi con filosofi come Ludovico Geymonat, Mario Dal Pra, Enzo Paci, Remo Cantoni, Carlo Sini e Giulio Giorello. Ha conseguito la laurea con 110 e lode discutendo una tesi in Filosofia della scienza sull’epistemologia storica di Giulio Preti, una prima parte della quale (quella storico-archivistica e bibliografica) è stata pubblicata da Franco Angeli in volume nel 1984, mentre una seconda, variamente anticipata su differenti riviste di studio e atti di convegni, è stata successivamente rielaborata per poi apparire in un volume autonomo di Franco Angeli del 1994, intitolato L’onesto mestiere del filosofare. Due filosofi hanno influito in modo particolare sulla sua formazione universitaria: l’epistemologo Ludovico Geymonat e lo storico della filosofia Mario Dal Pra. Dopo aver insegnato filosofia nei licei italiani, nel 1992 ha concluso il Dottorato di ricerca in Filosofia (Filosofia della scienza) discutendo una tesi su Galileo «filosofo geometra». Saggio su Galileo, la “new philosophy of science” e il problema del realismo. Durante i quattro anni del dottorato ha lavorato in Italia e in Svizzera con epistemologi e filosofi come Giulio Giorello (a Milano) ed Evandro Agazzi (a Genova e a Friburgo) e in Francia – in particolare a Parigi, dove ha vissuto per due anni - con un filosofo della matematica come Jean Petitot, svolgendo ricerche sia presso l’«Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales», sia presso il «Centre Alexandre Koyré», sia presso il «CREA, Ecole Polytechnique». Frutto di questi studi dottorali sono due autonomi volumi, pubblicati entrambi nel 1994, rispettivamente da Rusconi e Franco Angeli, l’uno consacrato a Galileo «filosofo geometra» e l’altro, Il flauto di Popper, dedicato, invece, all’analisi del pensiero epistemologico di Karl Popper e della sua scuola, con particolare riferimento ad Imre Lakatos e Paul Feyerabend.A partire dal 1999, fino ad oggi, ha insegnato Filosofia, al terzo e quarto anno, presso l’Accademia di architettura di Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana, mentre dal novembre 2001 è professore ordinario di Filosofia teoretica, Ermeneutica e Didattica della filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Lecce.
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